Giornata internazionale della donna, 5 talenti emblematici dello spirito femminile in tv

Coraggiose, appassionate, ironiche, sfrontate... Le antieroine delle serie tv si sbarazzano degli stereotipi per incarnare finalmente la complessità irresistibile dello spirito femminile

Fleabag, Euphoria, Killing Eve

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Di anno in anno le premesse restano uguali: no, non c’è bisogno di aspettare l’8 marzo per festeggiare la donna. No, non serve cedere a una festa commerciale e poi volgere lo sguardo altrove in qualsiasi altra circostanza.

Detto questo, la giornata internazionale della donna mantiene un valore celebrativo rilevante, e sfruttarne l’arrivo per esaltare una volta di più i talenti rivelazione di quest’ultimo anno televisivo ci sembra cosa buona e giusta.

Phoebe Waller-Bridge

Che il 2019 sia stato l’anno di Phoebe Waller-Bridge non è più da dimostrare. Il successo di pubblico pressoché universale, gli elogi della critica e il prevedibile numero di premi raccolti per la seconda stagione di Fleabag confermano ciò che i fan della prima ora avevano già ben chiaro: quella di Phoebe Waller-Bridge è la mente creativa più brillante di un’intera generazione.

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Waller-Bridge, P: Fleabag: The Scriptures
  • Waller-Bridge, Phoebe (Author)

Le antieroine che elabora – da Fleabag a Lulu, da Eve a Villanelle – e talvolta interpreta riflettono quel che le donne sono davvero e ciò che hanno bisogno di ritrovare sullo schermo. Via le damigelle pudiche e temperate, quindi: è il tempo delle donne appassionate, egoiste, sfrontate, sensuali senza remore, imperfette e più realistiche che mai.

Natasha Lyonne

Limitarsi a celebrare Natasha Lyonne per l’irresistibile Nicky Nichols in Orange Is the New Black significherebbe minimizzare il percorso umano e professionale di una donna capace di risorgere dalle proprie ceneri.

Dopo anni contaminati dalle dipendenze e dai problemi con la giustizia, Natasha Lyonne rimesso insieme i cocci di una vita destinata alla ribalta. Da questa sua rinascita si è plasmata la dolente, ironica Nicky, cresciuta al punto da diventare per le altre detenute la chioccia che per lei era stata l’amata Red.

Ma se il 2019 è stato il suo anno il merito è anche di Nadia, l’altrettanto ironica e corrosiva protagonista di Russian Doll. Un personaggio tratteggiato sui contorni della stessa Natasha, una donna dal passato ugualmente turbolento e infine in grado di ritrovare l’umanità propria e altrui nella vicinanza genuina ad alcune anime affini.

Jodie Comer

Una rivelazione da celebrare in questa e in ogni altra giornata internazionale della donna: è Jodie Comer, la Villanelle di Killing Eve che da astro nascente si è già evoluta in certezza indiscussa per l’Hollywood di oggi e domani.

Perché è raro ritrovare sugli schermi – grandi o piccoli, dalla trasmissione tradizionale allo streaming più evoluto – le promesse mantenute di un talento così incisivo e disarmante. E perché è raro che un solo volto, una sola mente, una sola sensibilità possano fare di una serial killer psicopatica su commissione la donna allo stesso tempo più feroce e più vulnerabile che si sia vista negli ultimi anni.

Laura Dern

Difficile definire rivelazione una donna e un’interprete dalla carriera così lunga e consolidata. Eppure il 2019 è stato l’anno in cui le straordinarie doti di Laura Dern si sono fatte popolari, cristalline fra un pubblico quantomai ampio e variegato. E, sì, inevitabile che il pensiero vada alla meme-mania scatenata dalla sua Renata Klein.

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Big Little Lies (Box 3 Dv)
  • Attributi: DVD, Serie TV
  • Nicole Kidman, Reese Whiterspoon, Shailene Woodley (Actors)

Lo spirito di questo piccolo gruppo di antieroine da celebrare nella giornata internazionale della donna si ritrova qui, in fondo. In ciò che di condivisibile si ravvisa nel caparbio, rabbioso mordere la vita di una donna che lotta per proteggere ciò che ha costruito. Poco importa che ciò cui si aggrappi sia il frutto di un privilegio tutt’altro che essenziale: a colpire è quel fuoco che l’anima, e che Laura Dern attizza con risultati pirotecnici.

Certo, non c’è stato solo Big Little Lies nel passato recente di Laura Dern. Alle donne indimenticabili ritratte in una carriera esaltante si sono aggiunti due volti, ugualmente complessi e viscerali nelle proprie peculiarità, che dalla vita vissuta dell’interprete hanno tratto uno spessore da Oscar: Nora Fanshaw (Storia di un Matrimonio) e Marmee March (Piccole Donne).

Hunter Schafer

Non ci ha messo molto, Hunter Schafer, a liberarsi dell’etichetta di modella trans. Perché sì, sfila e ha sfilato per alcune delle maison più celebri dell’alta moda – da Dior a Marc Jacobs –, ma ora è anche e soprattutto un’attrice promettente e un’attivista impegnata.

Chiaro, difficile passare inosservati se a fare da trampolino di lancio c’è Euphoria, una fra le serie tv più chiacchierate dell’anno, al contempo troppo e troppo poco per incapsulare l’essenza della generazione Z. Ma certo è una prova convinta e convincente a lasciare addosso la convinzione che di Hunter Schafer si farà un gran parlare ancora a lungo.