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Martina Dessì

Salvata dalla musica, dalle serie tv e dai libri

Nata un tot di anni fa nella terra del sole, del mare e del vento, ama passare inosservata. Per questo, il giorno della sua nascita è anche Capodanno, cosicché nessuno – ma proprio nessuno – si ricordi del suo compleanno.

Negli anni, sviluppa la passione per la musica con i primi approcci che sarebbero da dimenticare solo per averci provato. In seguito, capisce che sarebbe stato meglio leggere per tutta la vita. Per qualche anno si disperde tra formule e pozioni, spinta da un bene più grande che poi è diventato minuscolo con l’inclemente incedere degli anni, fino a perdere ogni speranza in un futuro fatto di sogni e reazioni chimiche.

Capisce così che è meglio essere mortadella che caviale, prendendo esempio da certi grandi artisti ai quali prova a ispirarsi, spesso con risultati di dubbio valore. Vorrebbe scrivere come Ivano Fossati ma si accontenta di essere un umile ammanuense, svolgendo questa professione da… un po’.

Orgogliosamente web content editor per diverse realtà sull’Internet, non perde un’uscita d’album per nessuna ragione al mondo come un pensionato di fronte a un cantiere. Le sue playlist sono più variegate del bidone dell’indifferenziato, poiché ci butta dentro davvero di tutto. Dal cantautorato italiano al rock internazionale, quello che passa per la sua cuffia è qualcosa di impensabile e inconiugabile con un genere unico.

Scrive, demolisce, arretra, ci ripensa, costruisce palazzi e li bombarda di parole più scritte che pronunciate, talvolta dorme in piedi e si risveglia frastornata con una sola certezza: tutto quello che ha lasciato è ancora lì ad aspettare di essere concluso.

Ha stroncato più penne che carriere, si appassiona di musica, cinema, letteratura e di tutto quello che si possa svolgere comodamente dal divano. Da qualche anno ha cambiato la sua casa base, scambiando il sole per la nebbia e il vento per lo smog… ma per una buona ragione.

Martina Dessì

Salvata dalla musica, dalle serie tv e dai libri

Nata un tot di anni fa nella terra del sole, del mare e del vento, ama passare inosservata. Per questo, il giorno della sua nascita è anche Capodanno, cosicché nessuno – ma proprio nessuno – si ricordi del suo compleanno.

Negli anni, sviluppa la passione per la musica con i primi approcci che sarebbero da dimenticare solo per averci provato. In seguito, capisce che sarebbe stato meglio leggere per tutta la vita. Per qualche anno si disperde tra formule e pozioni, spinta da un bene più grande che poi è diventato minuscolo con l’inclemente incedere degli anni, fino a perdere ogni speranza in un futuro fatto di sogni e reazioni chimiche.

Capisce così che è meglio essere mortadella che caviale, prendendo esempio da certi grandi artisti ai quali prova a ispirarsi, spesso con risultati di dubbio valore. Vorrebbe scrivere come Ivano Fossati ma si accontenta di essere un umile ammanuense, svolgendo questa professione da… un po’.

Orgogliosamente web content editor per diverse realtà sull’Internet, non perde un’uscita d’album per nessuna ragione al mondo come un pensionato di fronte a un cantiere. Le sue playlist sono più variegate del bidone dell’indifferenziato, poiché ci butta dentro davvero di tutto. Dal cantautorato italiano al rock internazionale, quello che passa per la sua cuffia è qualcosa di impensabile e inconiugabile con un genere unico.

Scrive, demolisce, arretra, ci ripensa, costruisce palazzi e li bombarda di parole più scritte che pronunciate, talvolta dorme in piedi e si risveglia frastornata con una sola certezza: tutto quello che ha lasciato è ancora lì ad aspettare di essere concluso.

Ha stroncato più penne che carriere, si appassiona di musica, cinema, letteratura e di tutto quello che si possa svolgere comodamente dal divano. Da qualche anno ha cambiato la sua casa base, scambiando il sole per la nebbia e il vento per lo smog… ma per una buona ragione.