La serie L’Amica Geniale ha conquistato il pubblico italiano e quello internazionale – grazie alla distribuzione su HBO che la co-produce con Rai Fiction – in un rapporto di reciproco rimbalzo di popolarità tra i romanzi best seller di Elena Ferrante e la loro trasposizione televisiva destinata al mercato mondiale.
La terza stagione de L’Amica Geniale si è conclusa su Rai1 a febbraio ed è stata l’ultima con le due giovani protagoniste Margherita Mazzucco e Gaia Girace, che saranno sostituite dalla prossima stagione con due attrici più adulte (già confermata Alba Rohrwacher come Elena, mentre Lila non ha ancora un’interprete ufficiale).
In attesa della quarta stagione de L’Amica Geniale, che adatterà l’ultimo romanzo della tetralogia Storia della Bambina Perduta, non mancano i titoli che potranno piacere a chi ha apprezzato i temi principali de L’Amica Geniale: posto che la scrittura di Ferrante e la fedeltà della sceneggiatura ai suoi romanzi rende la serie un prodotto dall’identità fortissima e incomparabile, sono molte le miniserie o lunghe serialità che hanno raccontato storie di formazione con personaggi femminili volitivi e non gregari, lotte per l’emancipazione dal patriarcato, percorsi a ostacoli per l’affermazione personale e amicizie lunghe decenni, capaci di attraversare più di una frattura (o “smarginatura“, per dirla con Ferrante). Eccone alcune.
- Ferrante, Elena (Author)
The Handmaid’s Tale
Anche la celebre serie Hulu è tratta da un romanzo, l’omonimo racconto distopico di Margaret Atwood, autrice e poetessa femminista canadese. E come L’Amica Geniale ha il suo cuore nella battaglia per l’emancipazione delle donne da un sistema patriarcale profondamente sessista: nel caso de Il Racconto dell’Ancella, la lotta per i diritti avviene in un universo stravolto dalla guerra e negli ex Stati Uniti trasformati in regime teocratico da un golpe di fondamentalisti religiosi, in cui il governo precetta le uniche donne fertili rimaste dopo che l’inquinamento nucleare ha ridimensionato in maniera irreversibile la fertilità. Queste ancelle iconicamente vestite di rosso e private di ogni diritto a partire dal nome, la cui sola colpa era quella di essere donne libere e emancipate prima del regime, sono costrette con indicibili torture a diventare incubatrici di bambini per la casta dominante dei Comandanti, utili dunque solo a perpetrare la specie. Thriller distopico, con una straordinaria Elisabeth Moss, la serie segue i tentativi delle Ancelle di ribellarsi al loro destino, animando una Resistenza per recuperare le libertà perdute, anche a costo della loro stessa vita. In Italia le quattro stagioni sono disponibili su TIMVision (fino alla terza anche su Prime Video).
Maid
Una storia moderna che ha in comune con L’Amica Geniale il tema della ribellione e dell’emancipazione da un contesto di povertà e violenza è quella di Maid, miniserie che è si è affermata come una delle rivelazioni dello scorso anno, anche grazie alla straordinaria interpretazione di Margaret Qualley. Un racconto sulla violenza di genere, psicologica e fisica, la solitudine delle giovani madri senza lavoro, la lotta contro una burocrazia miope e una società votata solo al profitto. Ispirata al memoir di Stephanie Land Donna delle Pulizie: Lavoro duro, Paga Bassa, e la Voglia di Sopravvivere di una Madre, la miniserie smonta il mito del sogno americano e contiene una critica durissima alle carenze dello Stato sociale: lo fa, come L’Amica Geniale pur con le differenze di linguaggio dovute alla diversa ambientazione, con un racconto crudo ma anche molto tenero e un registro emotivo forte, ma capace di non scadere nel patetico. Disponibile su Netflix.
Mildred Place
Una storia di riscatto femminile come quella delle protagoniste de L’Amica Geniale, ma nella Los Angeles della Grande Depressione degli anni Trenta: la miniserie in cinque parti Mildred Place prodotta da HBO, vincitrice di cinque Premi Emmy, è la seconda trasposizione dell’omonimo romanzo di James M. Cain. Il libro era già stato adattato per il cinema nel 1945 con il titolo Il romanzo di Mildred e la performance di Joan Crawford le valse l’Oscar come Migliore Attrice. Qui la protagonista è un altro premio Oscar, l’attrice Kate Winslet, affiancata da Evan Rachel Wood, Guy Pearce e Melissa Leo. Considerata più fedele al testo originale di quanto non fosse il film, la miniserie vede la protagonista Mildred Pierce intenta a ricostruire la sua vita dopo essersi separata dal marito, lottando per mantenere se stessa e le sue figlie. Da cameriera a proprietaria una catena di ristoranti, Mildred è protagonista di una storia di formazione e di riscatto sociale dalla povertà, minata però dalle proprie scelte sentimentali. Disponibile su Now.
Le Ragazze del Centralino
A differenza de L’Amica Geniale, qui il racconto spazia dal mistery alla soap opera, ma si connota principalmente come period drama: in comune con la serie tratta dai romanzi di Ferrante c’è il focus sull’amicizia indissolubile tra donne che condividono le stesse discriminazioni sociali e le stesse costrizioni in ambito familiare. Dalle violenze domestiche alle limitazioni professionali, dai diritti civili negati passando per l’omotransfobia della Spagna tra il 1920 e il 1936 circa, le cinque protagoniste affrontano gli anni Ruggenti e quelli della Guerra Civile con la stessa determinazione ad affermare i propri desideri, sentimenti e diritti e a ribellarsi ai soprusi delle autorità. Una lunga traversata fino ad un finale struggente che eleva il messaggio della serie a omaggio a tutte le donne della Resistenza che hanno combattuto i totalitarismi in Europa nella prima metà del Novecento. Disponibile su Netflix.
L’Estate in cui Imparammo a Volare
Con L’Amica Geniale, Firefly Lane (distribuita in Italia come L’Estate in cui Imparammo a Volare) condivide il nucleo centrale della trama, basato su un’amicizia che cresce, si sfilaccia, si ricompone nel corso degli anni affrontando alti e bassi della vita, ma soprattutto sentimenti contrastanti, rivalità, ambizioni e conflitti di varia natura. Le protagoniste sono diversissime ma accomunate dal fatto di essere cresciute in provincia, sognando di emanciparsi lavorando come giornaliste: una carriera che le porterà spesso in competizione, soprattutto per i rispettivi interessi sentimentali, in un continuo tira e molla di allontanamenti e riavvicinamenti che assomiglia a quello delle ragazze di Ferrante. Disponibile su Netflix.