Miglior serie limitata agli Emmy 2019, le nostre previsioni in vista delle nomination

Dopo aver scelto i titoli dei nostri sogni fra le migliori serie drama e comedy, ecco qualche riflessione sulle serie limitate che più abbiamo amato

Chernobyl, probabile candidato alla nomination nella categoria Best Limited Series agli Emmy 2019

INTERAZIONI: 50

I mesi a cavallo fra il 2018 e il 2019 saranno ricordati come una fra le stagioni più ricche e coinvolgenti per gli appassionati di serie tv. Dopo aver passato in rassegna le migliori serie comedy e drama e aver formato i nostri dream team, vediamo adesso quali titoli potrebbero ottenere una nomination per la miglior serie limitata agli Emmy 2019.

Lo scenario attuale esclude a priori grosse sorprese. I maggiori successi degli ultimi anni – Big Little Lies, American Crime Story, American Horror Story, Fargo – sono fuori dai giochi, e ciò schiude le porte alle poche grandi produzioni in grado di mettere d’accordo la stragrande maggioranza dei critici e degli spettatori.

Chernobyl (Sky-HBO)

Visto l’ottimo riscontro da parte del pubblico e l’altissima qualità della serie, è pressoché impossibile che Chernobyl non ottenga una nomination per la miglior serie limitata agli Emmy 2019. La coproduzione Sky-HBO, ideata e scritta da Craig Mazin e diretta da Johan Renck, è una ricostruzione quanto più accurata dei tragici eventi di Chernobyl, delle ingiustificabili menzogne dell’apparato statale sovietico e dell’inestimabile contributo di molti uomini e donne alla salvezza dell’Europa.

Pur non essendo un documentario Chernobyl colpisce per l’efficacia con cui riesce a trasmettere il senso di un’immane tragedia. Inoltre, il suo sconfortante racconto di un disastro evitabile fa emergere le conseguenze delle bugie di stato, della censura, del marciume di un potere volto esclusivamente a preservare sé stesso.

Una nota di merito anche all’ottimo cast della serie. Jared Harris, Stellan Skarsgard, Emily Watson e Paul Ritter regalano performance davvero brillanti in ciascun episodio.

Escape at Dannemora (Showtime)

Richard Matt e David Sweat sono detenuti nel Clinton Correctional Facility e scontano una pena per omicidio. Nel 2015 elaborano e mettono in atto un ambizioso piano di fuga aiutati da Tilly Mitchell, impiegata nello stesso penitenziario.

È questa, in sintesi, la premessa da cui prende le mosse Escape at Dannemora, miniserie creata da Brett Johnson e Michael Tolkin e diretta da Ben Stiller. Ispirata a una storia vera, la serie ha ottenuto ottime recensioni dalla critica e un più che discreto apprezzamento da parte degli spettatori. L’intreccio non esercita un fascino immediato, ma sa ricompensare la buona volontà dei più pazienti portando sullo schermo una storia carica di mistero.

Il merito di un’eventuale nomination di Escape at Dannemora fra le Best Limited Series agli Emmy 2019 sarebbe anzitutto del suo talentuoso cast. Benicio del Toro, Paul Dano, Bonnie Hunt, Eric Lange e David Morse assicurano interpretazioni efficaci e senza sbavature, e Patricia Arquette eccelle nei panni di Joyce Mitchell.

Sharp Objects (HBO)

Dalla sinergia fra Marti Noxon e Jean-Marc Vallée non sarebbe potuta nascere che una serie solida e decisamente ben riuscita. I due, infatti, sono la creatrice e il regista di Sharp Objects, uno dei più grandi successi televisivi del 2018.

La miniserie è un adattamento dell’omonimo romanzo del 2006 di Gillian Flynn e segue da vicino le indagini sulla scomparsa di due ragazzine nella cittadina di Wind Gap. La protagonista è la sregolata, sofferente Camille, attorno alla quale ruota un piccolo universo di personaggi altrettanto problematici.

Fin dalla messa in onda su HBO è apparso evidente che Sharp Objects avrebbe ottenuto una nomination per la miglior serie limitata agli Emmy 2019. La regia di altissimo livello, le atmosfere oscure e inquietanti e la recitazione da applausi hanno catturato l’attenzione generale e regalato alla serie svariati Golden Globes e Satellite Awards.

Le recensioni più critiche hanno sottolineato come l’adattamento televisivo non riesca a catturare il crescente disorientamento trasmesso dalle pagine del libro. Ciò che invece ha messo tutti d’accordo è l’ottimo livello delle interpretazioni offerte da Amy Adams e Patricia Clarkson.

When They See Us (Netflix)

La miniserie di Ava DuVernay sull’orribile ingiustizia subita dai cosiddetti Central Park Five è davvero un piccolo capolavoro. Non solo per la capacità di ritrarre verosimilmente la vicenda di malagiustizia che ha coinvolto dei giovani afroamericani innocenti, ma anche per l’enorme empatia che è stata in grado di suscitare.

La completa attenzione rivolta alle vicende umane e giudiziarie dei protagonisti ha restituito una ricostruzione dei fatti carica di angoscia, paura, impotenza e sofferenza lacerante. Allo stesso tempo ha saputo riportare sotto gli occhi di tutti una vicenda che è sì figlia degli anni ’80, ma che potrebbe facilmente tornare a ripetersi.

La resa esemplare di emozioni così viscerali da parte del cast ha ulteriormente impreziosito la serie. Fra i tanti splendidi interpreti di When They See Us, Jharrel Jerome e Felicity Huffman emergono come giganti e aiutano a riconsiderare il senso della giustizia in un Paese come gli Stati Uniti.

https://youtu.be/u3F9n_smGWY

Fosse/Verdon (FX)

Se ottenesse una nomination per la miglior serie limitata agli Emmy 2019, Fosse/Verdon confermerebbe il dominio di FX in questa categoria della competizione. La miniserie biografica ispirata al libro Fosse di Sam Wasson indaga la relazione amorosa e la collaborazione professionale fra Bob Fosse e Gwen Verdon. Regista e coreografo influente lui, ballerina di incontrastato talento lei.

I punti forti della serie sono l’appassionante esplorazione delle dinamiche di potere fra i due e la scintillante rievocazione di un mondo in bilico fra luci e ombre. Certo non nuocciono neppure i nomi e il peso di Sam Rockwell e Michelle Williams, due tra i più apprezzati protagonisti del piccolo e grande schermo.

Nei casi su cui ci siamo già soffermati il cuore e la mente puntavano in direzioni opposte. Nella categoria Best Limited Series degli Emmy 2019, invece, le nostre ipotesi potrebbero trovare una maggior sintonia con le più rigorose previsioni dei critici.

I titoli più chiacchierati in vista delle nomination sono infatti Escape at Dannemora, Sharp Objects, Fosse/Verdon, When They See Us e Catch-22. Meno eclatante il sostegno per True Detective, A Very English Scandal, The Act, Maniac, Chernobyl e Les Miserables.

Anche in questo caso non ci resta che aspettare il 16 luglio per conoscere le nomination ufficiali, annunciate dagli attori D’Arcy Carden e Ken Jeong.