Annunciato come l’ultimo suo film, è la storia del gestore di un pub, sgomento per l’ostilità dei concittadini verso i rifugiati siriani. Loach ritrae il mondo dalla parte degli ultimi. Con uno sguardo memore della lezione neorealista
Dal 10 novembre su Netflix c’è l’ultimo film del regista statunitense, con al centro un assassino a pagamento. Un’opera fredda e respingente, come il suo laconico protagonista interpretato da Michael Fassbender
E’ un’allegoria quella dell’invasione aliena. La regista di questa commedia in salsa sci-fi, Luna Gualano, non è nuova a questi escamotage per raccontare gli italiani e le relazioni in periferia
Non si arresta, anzi cresce il successo dell’esordio alla regia della popolare attrice romana. La quale ha firmato un film nel quale il messaggio è fin troppo esemplare. Però onesto, sincero, commovente
Forse la migliore interpretazione di Robert De Niro nell’ultimo decennio, una regia che vuole esprimersi a pieno e non solo intrattenere. Il film di Scorsese ha un ritmo lento e dimenticato dal cinema degli ultimi anni, governato com’è oggi esclusivamente dal Dio algoritmo. Killers Of The Flower Moon mostra una catena di omicidi in una comunità di nativi americani: una visione non per tutti i palati, ma di altissima qualità e impatto emotivo
Quella di Luc Besson è la storia della genesi e ascesa di un villain da fumetto. Una buona fotografia e l’interpretazione di Caleb Landry Jones riescono a fare di Dogman un film riuscito, capace di perdersi solo quando si prende troppo sul serio
Sul grande schermo epiche battaglie ad effetti speciali tra I.A. e l’occidente in un mondo che mischia antico e futuribile. The Creator è un’esperienza visiva fatta di effetti speciali, una colonna sonora perfetta e una fotografia curata, tutto inserito in una storia con personaggi non sempre credibili che si dimenano tra temi cruciali del nostro tempo
E’ un cortometraggio forte ed estetico quello di Almodovar. Padrone assoluto dei temi trattati, arriva per ultimo ad ambientare la storia di un conflitto e di un amore omosessuale nel qui poco selvaggio west. I dialoghi sono intensi e non lasciano indifferenti gli spettatori del suo Strange Way Of Life
Matteo Garrone racconta l’odissea di due sedicenni senegalesi che sognano l’Europa, schivando luoghi comuni e pornografia del dolore. Puntando ai fatti, senza presunzioni autoriali, con uno stile che mescola realismo, fiaba e astrazione visiva