Emis Killa difende Sangiovanni dalle accuse di razzismo: il messaggio al vetriolo sui social

Per un verso del brano Che Gente Siamo, Sangiovanni è stato accusato di razzismo. Emis Killa prende le sue difese. Ecco cosa scrive il rapper

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Mentre continuano le polemiche sui social, Emis Killa difende Sangiovanni. Le proteste sono partite da quando il giovanissimo artista, ex concorrente di Amici Di Maria De Filippi, ha lanciato il suo primo album Cadere Volare l’8 aprile 2022. All’interno la canzone Che Gente Siamo contiene la n-word e questo non è piaciuto a tantissimi utenti sui social.

Sangiovanni accusato di razzismo

Le polemiche arrivano dopo le frasi usate da Donatella Rettore sugli omosessuali e sulle persone di colore. Gli attacchi social continuano ancora oggi, tanto da portare Sangiovanni a chiarire tutto in un’intervista a Fanpage. Andando per ordine, in un verso di Che Gente Siamo il giovane artista scrive:

“Se ti mando a quel paese in pubblico sono uno str***o
Se vado a cena con le amiche vuol dire che le s***o
Semmai andrò in prigione è perché ho detto n***o in tele
Mentre il politico razzista rappresenta il mio Paese
“.

Su quel “ne**o” usato da Sangiovanni in questo estratto, lo stesso artista è ritornato tra le pagine di Fanpage per chiarire l’equivoco:

“Voleva essere una frase populista, tipo che spesso siamo vittime di quello che succede, come se fosse colpa nostra mentre credo che il problema sia molto più in alto. Credo che stia anche a significare come effettivamente in Italia, al giorno d’oggi, non ci sia molta libertà d’espressione. (…) Probabilmente mi associano a qualche altro esempio di persona che la usa perché non pensa sia un’offesa o comunque la usa in maniera frivola”.

Sui social Sangiovanni non ha ancora risposto alle polemiche.

Emis Killa difende Sangiovanni

Con uno dei suoi tweet al vetriolo, Emis Killa difende Sangiovanni e si scaglia contro tutte quelle persone che hanno polemizzato contro il giovane artista. L’accusa che il rapper condivide con l’ex Amici è, fondamentalmente, quella di non aver capito il messaggio contenuto nel testo. Ecco le parole di Emis Killa:

“Ah ora il capro espiatorio per le vostre battaglie ipocrite è Sangiovanni. Siete così convinti della parità di diritti e della libertà di espressione che appena uno dice una cosa che non vi piace (o non capite) gli ca*ate il ca**o in massa per giorni sui social. Morite male”.

Qualcuno, in risposta, gli ricorda che lui stesso aveva espresso un pensiero sulle “fan con i peli” da lui rifiutate, e il rapper risponde perentorio: “Ho detto che non mi piacciono depilate e continuo a pensarla così, saranno anche ca**i miei”. Ciclicamente il rapper dice la sua su ciò che fa più trend sui social: in passato si è più volte espresso contro i no-vax, ma anche contro il Moige per la polemica sullo spot di Lino Banfi. Ancora, nel 2020 si era scagliato contro Brumotti per i suoi servizi contro lo spaccio.