Di nuovo Emis Killa contro i no-vax in un periodo storico in cui si parla ancora di pandemia e si mette ancora in discussione l’importanza della prevenzione e della scienza. Il rapper, del resto, è solito cercare il dissing sui social quando si annoia, ma è risaputo che le grandi divisioni e le grandi rivoluzioni millantate da chi si ostina a fare da sé in termini di sicurezza, ormai, danno noia.
Diciamo “di nuovo” perché Emis Killa non è nuovo alle uscite contro i no-vax: recentemente aveva dichiarato di rispettare la loro scelta, ma proponeva un lockdown per contenere i loro contatti con il mondo. Il Covid, del resto, ci ha insegnato che tutto può cambiare in poche settimane se non addirittura in pochi giorni e poche ore. Nel luglio 2021, quando il rapper ha scagliato la sua precedente invettiva contro i no-vax, non si immaginava che da qualche parte del globo ci fosse la variante Omicron in agguato. Omicron ha una maggiore carica virale che sta “bucando” la protezione dei vaccini portando numerosi vaccinati a scoprirsi positivi al Covid-19, ma evitando loro l’ospedalizzazione.
I no-vax, assidui nel loro cherry-picking, trovano nella carica virale portata dalla variante Omicron un pretesto per sostenere l’inefficacia dei vaccini e per questo rilanciano le loro teorie sul “siero sperimentale” che in realtà sarebbe solo una trovata dell’industria farmaceutica per battere cassa sulla pelle della popolazione mondiale. Ciò che sta capitando negli ospedali lo dimostra: i no-vax arrivano nei reparti e insultano, offendono e minacciano i medici. A questo dobbiamo lo sfogo di Emis Killa contro i no-vax, un breve testo pubblicato su Twitter in cui il rapper manifesta la sua solidarietà nei confronti dei medici e degli infermieri, ma usa un appellativo colorito nei confronti degli antivaccinisti. Ecco il messaggio del rapper:
“Mi lamentavo di essere un artista e quindi non compreso da tutti, ma ho capito che è nulla rispetto alla frustrazione che staranno provando medici e scienziati in questo momento. Anni e anni di studio ed esperienza messi in dubbio da un branco di pecore su Facebook. Che strazio”.