Oscar 2022, tutto quello che c’è da sapere: favoriti, polemiche e come vederlo in tv

Il film con più nomination è “Il Potere Del Cane” di Jane Campion, la sorpresa potrebbe essere “I Segni Del Cuore”. Diretta su Sky Cinema Oscar, Sky Uno e in chiaro su Tv8

Oscar 2022

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Dopo l’edizione straordinaria in era pandemica del 2021, che si svolse eccezionalmente alla Union Station di Los Angeles, che presentava maggiori garanzie sotto il profilo sanitario, gli Oscar 2022 tornano domenica 27 marzo alla loro tradizionale sede al Dolby Theatre. Vediamo tutte le cose essenziali da sapere per seguire la 94esima edizione del più importante premio del cinema.

Oscar 2022, dove vedere la diretta tv

Trasmessi negli Stati Uniti dalla ABC, in Italia gli Oscar 2022 saranno visibili in diretta a partire dalle 00.15, cominciando con il red carpet, su Sky Cinema Oscar (canale 303) e Sky Uno, contemporaneamente in streaming su Now e, per chi non fosse abbonato, anche in chiaro sul canale del digitale terrestre TV8. In studio come sempre maestro di cerimonie sarà Francesco Castelnuovo, che commenterà l’evento insieme a Gianni Canova e Francesca Baraghini. Diversi gli ospiti annunciati, tra cui Costantino della Gherardesca, Lillo&Greg, Claudia Gerini, Enzo Decaro e Massimiliano Gallo. Chi non potesse assistere alla diretta da nottambuli potrà godersi la riproposizione integrale della cerimonia lunedì 28 nel pomeriggio, sempre su Sky Cinema Oscar. Alle 21.15 dello stesso giorno ci sarà l’appuntamento con “Il meglio della Notte degli Oscar 2022” in onda contemporaneamente su Sky Cinema Oscar e Sky Uno, disponibile anche on demand su Sky e NOW e in chiaro su TV8 sempre il 28 marzo alle 23.45.

Presentatori degli Oscar 2022

Negli ultimi tre anni gli Oscar avevano abbandonato la formula del presentatore unico della serata. Tuttavia il bassissimo gradimento dello scorso anno, inferiore ai 10 milioni di spettatori, deve aver convinto l’Academy a ritornare sui propri passi per l’edizione 2022, prodotta da Will Packer e diretta per la settima volta da Gary Weiss. Quest’anno perciò ci saranno tre padrone di casa a dividersi il palco: Amy Schumer, Wanda Sykes e Regina Hall. Coadiuvate, naturalmente, dagli artisti che si alterneranno per le singole premiazioni, come Kevin Costner, Zoë Kravitz, Lady Gaga, Rosie Perez, Chris Rock, Yuh-Jung Youn, Ruth E. Carter, Anthony Hopkins, Lily James, John Leguizamo, Simu Liu, Rami Malek, Uma Thurman, Daniel Kaluuya, Mila Kunis, Lupita Nyong’o, Naomi Scott, Wesley Snipes, John Travolta e tanti altri.

#OscarsFanFavorite, il premio del pubblico

L’audience preoccupante dell’edizione dello scorso anno è, una delle ragioni che ha spinto promotori e produttori a immaginare soluzioni per recuperare il terreno perduto. La prima novità è stata la creazione di un contest, l’Oscars Fan Favorite, attraverso il quale assegnare i premi del pubblico sia per la pellicola più popolare dell’anno che per il momento più amato di sempre di un film. Una scelta attuata per intercettare un pubblico più giovane e amante di generi – blockbuster, film d’azione e di supereroi – solitamente snobbati dall’Academy.

Il riconoscimento è stato stabilito dai fan, con una votazione svoltasi tramite Twitter, che si è conclusa il 3 marzo, impiegando gli hashtag #OscarsFanfavorite e #OscarsCheerMoment, per il quale era possibile indicare anche pellicole che non hanno ottenuto nomination. I vincitori – che però non riceveranno un Oscar – saranno annunciati durante la cerimonia. Per il film i 10 finalisti sono: Army of the Dead, Cenerentola, Dune, Malignant, Il Caso Minamata, Il Potere del Cane, Sing 2, Spider-Man: No Way Home, The Suicide Squad, Tick, tick… Boom! I cinque finalisti dell’Oscars Cheer Moment sono sequenze tratte da Avengers: Endgame (2019), Dreamgirls (2006), Zack Snyder’s Justice League (2021), Matrix (1999), Spider-Man: No Way Home (2021).

Le polemiche per le categorie eliminate dalla diretta

Il 22 febbraio l’Academy ha annunciato che i premi di 8 categorie, montaggio, trucco e acconciature, cortometraggio documentario, colonna sonora, scenografia, cortometraggio animato, cortometraggio e sonoro, verranno esclusi dalla cerimonia, consegnati a parte e mostrati con clip sintetiche durante l’evento. L’idea è quella di rendere più snello lo show, concentrandosi su momenti più accattivanti, video dei film, numeri comici e musicali. Non potevano non esserci reazioni negative. Più di settanta influenti professionisti, tra cui James Cameron, Kathleen Kennedy, John Williams e Guillermo del Toro hanno inviato una lettera al presidente David Rubin sottolineando che questa soluzione relega alcuni candidati a uno “status da cittadini di serie b”, creando “un danno irreparabile alla reputazione degli Oscar”.

Steven Spielberg ha espresso il suo disappunto sottolineando come il medium cinematografico si fondi sulla collaborazione di una “famiglia” in cui l’apporto di ogni professionista è parimenti indispensabile. Il tecnico del suono premio Oscar Tom Fleishman, usuale collaboratore di Martin Scorsese, ha deciso di dimettersi dall’Academy. E Jessica Chastain, favorita per l’Oscar come migliore attrice, ha fatto sapere che salterà il red carpet e gli incontri con la stampa per essere in sala durante la premiazione per trucco e acconciatura, “per onorare gli incredibili artigiani che lavorano nella nostra industria”. L’Academy per ora non ha annunciato alcun passo indietro dalla sua decisione.

L’ospite a sorpresa sarà il presidente ucraino Zelensky?

Secondo rumours dell’ultima ora, raccolti dal New York Post, il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky potrebbe partecipare alla cerimonia degli Oscar 2022, con un collegamento in diretta o con un intervento preregistrato. L’idea era stata lanciata qualche giorno fa da Amy Schumer. Ospite al The Drew Barrymore show, l’attrice aveva detto che “c’è grande attenzione sugli Oscar: per questo ho proposto di trovare un modo per avere Zelensky in collegamento o registrare un video. Penso che sia una grande opportunità per commentare almeno un paio di questioni circa la guerra in Ucraina”. L’Academy per ora non ha rilasciato alcuna dichiarazione per confermare o negare l’ipotesi. Certamente è da aspettarsi che la guerra in Ucraina compaia tra i discorsi dei premiati o in qualche intervento delle presentatrici (magari in una forma meno grottesca del dito medio alzato da Rebel Wilson, cerimoniera dei Bafta, indirizzato a Putin), però il diretto coinvolgimento di Zelensky pare, a questo punto, meno probabile.

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I film favoriti: sarà un anno al femminile?

I film con più nomination sono Il Potere del Cane, 12; Dune, 10; Belfast e West Side Story, 7; Una Famiglia Vincente – King Richard, 6. Il western diretto da Jane Campion, insomma, non solo nei numeri, è il battistrada della vigilia, e potrebbe portare a casa, tra gli altri, il premio per miglior film, regia e sceneggiatura non originale. In quel caso la Campion otterrebbe tre Oscar personali (perché è anche produttrice), con un risultato tutto al femminile che bisserebbe quello dell’anno scorso di Nomadland.

Mentre però Dune dovrebbe trionfare soprattutto nelle categorie tecniche, è un altro l’avversario improvvisamente salito agli onori delle cronache nelle ultime settimane, I Segni Del Cuore – Coda, storia di una famiglia composta principalmente da sordi. Il film ha tre sole nomination però pesantissime, film, sceneggiatura non originale e attore non protagonista. Dopo il premio per il cast ai Sag Awards, il Pga Award dell’associazione produttori (in 22 delle ultime 32 edizioni chi ha ottenuto questo riconoscimento ha bissato col miglior film agli Oscar) e il Wga Award assegnato dagli sceneggiatori, è diventato anche per i bookmaker lo sfidante principale de Il Potere Del Cane, togliendo quel ruolo a Belfast. Da sottolineare che anche I Segni Del Cuore, remake del francese La Famiglia Bélier, è un film al femminile, perché è diretto e sceneggiato da Sian Heder, la quale potrebbe sfilare la statuetta per lo script proprio alla Campion.

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Oscar 2022, gli attori favoriti per la statuetta

Se vengono rispettati i pronostici della vigilia, gli Oscar 2022 laureeranno quattro nuovi vincitori. Restando a I Segni Del Cuore – Coda, l’attore sordo Troy Kotsur è favoritissimo come non protagonista maschile, dopo la vittoria di categoria ai Sag Awards, Bafta, Critics’ Choice Award, Independent Spirit Awards. L’unico suo contendente parrebbe essere il giovane Kodi Smit-McPhee de Il Potere Del Cane.

La statuetta per la non protagonista femminile andrà quasi certamente ad Ariana DeBose per West Side Story. Ha già centrato tutti i riconoscimenti, Golden Globes, Sag, Critics’ Choice Award, Bafta. E se non bastasse, in tema di corsi e ricorsi, grazie allo stesso ruolo nell’originale West Side Story del 1961 vinse la statuetta anche l’attrice di origini portoricane Rita Moreno.

Il miglior attore protagonista dovrebbe essere Will Smith, per un premio che sarebbe un riconoscimento per una carriera importante. Una Famiglia Vincente – King Richard, storia del padre delle campionesse del tennis Venus e Serena Williams, gli offre una parte seria, in cui mostrare, come già fece nel bellissimo Alì, le sue capacità mimetiche. Così sono giunti i premi a Golden Globes, Bafta, Sag, Critics’ Choice Award. L’unico sfidante con qualche chance è Benedict Cumberbatch, magnifico cowboy dalla sessualità repressa e tormentata de Il Potere Del Cane.

L’unica categoria in bilico è quella per la migliore attrice protagonista. Il nome più gettonato è Jessica Chastain, che in un altro biopic interpreta la telepredicatrice Tammy Faye. Il film, un po’ femminista, un po’ ambiguo, non è un capolavoro ma l’attrice è ottima come sempre. Secondo i bookmaker le sue quotazioni dopo la vittoria a Sag Awards e Critics’ Choice Awards sono in ascesa. Non si può sottovalutare però Nicole Kidman, mimetica Lucille Ball, con pesante trucco, di Being The Ricardos. Lei una statuetta l’ha già vinta nel 2003, per The Hours, e ai Golden Globes ha battuto la Chastain. In alternativa, ci sono sempre Kristen Stewart, con l’iconico ruolo della principessa Diana di Spencer, e la Penélope Cruz di Madres Paralelas. Potrebbero esserci delle sorprese.

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L’Italia agli Oscar 2022

L’Italia ha tre candidature. Il più atteso è Paolo Sorrentino, che con È Stata La Mano Di Dio ha ottenuto la sua seconda nomination per il miglior film internazionale, dopo il premio vinto nel 2014 con La Grande Bellezza. Difficile però il bis, il favorito della categoria è il film giapponese Drive My Car di Ryūsuke Hamaguchi, che ha vinto tutti i premi di avvicinamento all’Oscar e che ha pure ottenuto ben 4 nomination totali, tra cui film e regia.

Seconda nomination, dopo quella al cortometraggio animato nel 2012, anche per Enrico Casarosa, cartoonist regista di Luca, film Pixar nella cinquina per il miglior film d’animazione. La sua fantasiosa Italia in Vespa deve però vedersela con la coloratissima Colombia del film Disney Encanto, che s’è aggiudicato tutti i premi maggiori dell’anno. Seconda nomination consecutiva infine per il costumista Massimo Cantini Parrini. L’anno scorso arrivò in cinquina con il Pinocchio di Matteo Garrone, sconfitto. Quest’anno firma, in collaborazione con Jacqueline Durran, i costumi di Cyrano. Anche qui la concorrenza agguerrita, perché i favori della vigilia sono per Crudelia e, in alternativa, Dune.