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Oscar 2022, chi vincerà le statuette per i migliori attori? I pronostici di OM Optimagazine

Le quattro cinquine delle attrici e degli attori, tra grandi favoriti ed outsiders, che si contenderanno i premi dell'Academy nella cerimonia del 27 marzo

di Stefano Fedele
24/03/2022
INTERAZIONI: 119

INTERAZIONI: 119

Oscar 2022

Agli Oscar 2022, come sempre, sono le categorie riservate alle attrici e agli attori quelle che intercettano l’attenzione degli appassionati. Va detto che quest’anno, forse anche per effetto della lunga coda della pandemia, sembrano mancare quei film e quelle interpretazioni capaci di lasciare veramente un segno nella storia dell’Academy, che si è anche tagliata le gambe escludendo tra le candidature una figura in un modo o nell’altro catalizzatrice come Lady Gaga, snobbata col suo bocciatissimo House Of Gucci.

L’anno scorso alla vigilia tenevano banco due temi. La prima, la possibile vittoria postuma, che poi non arrivò, di Chadwick Boseman, battuto da Anthony Hopkins. La seconda, che pure non si realizzò, era l’ipotesi che per la prima volta nella storia dell’Academy non ci fosse nemmeno un attore bianco tra i premiati. Quest’anno invece, come si capirà dai pronostici, dovrebbe esserci una distribuzione equa, con due probabili riconoscimenti ad interpreti di colore nonché, elemento ancor più significativo in termini di inclusività, l’affermazione di un attore sordo. Analizziamo le quattro cinquine e scopriamo favoriti ed outsiders di questi Oscar 2022.

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15/05/2022
Kodi Smit-McPhee, Il Potere Del Cane

Attore non protagonista

Il favorito: Troy Kotsur, I Segni Del Cuore – Coda
Lo sfidante: Kodi Smit-McPhee, Il Potere Del Cane

Gli altri candidati: Ciarán Hinds, Belfast, J.K. Simmons, Being The Ricardos, Jesse Plemons, Il Potere Del Cane

All’inizio della stagione dei premi, questo avevano decretato i Golden Globes e vari precursors (i premi assegnati nei mesi che precedono gli Oscar), sembrava che il predestinato dovesse essere Kodi Smit-McPhee, per il suo ruolo in controtendenza de Il Potere Del Cane, il giovane fragile, fluido e sinistramente seducente che mette a dura prova il machismo esibito del cowboy Benedict Cumberbatch. Le ultime settimane però hanno completamente modificato lo scenario.

I favori infatti si sono polarizzati su Troy Kotsur, attore sordo coprotagonista de I Segni Del Cuore – Coda, remake del francese La Famiglia Bélier. Col ruolo dell’amorevole padre della protagonista in un film sulla cultura dei sordi perfettamente in linea con i valori dell’inclusività, ha vinto ai Sag Awards (dove il film ha ottenuto pure la fondamentale statuetta per il miglior cast), Bafta, Critics’ Choice Awards, Independent Spirit Awards. L’anno scorso un altro attore sordo, Paul Raci, ebbe la candidatura per Sound Of Metal, sconfitto però dal favoritissimo Daniel Kaluuya. Agli Oscar 2022 le cose dovrebbero andare diversamente. In tal caso Kotsur sarebbe il secondo attore sordo in assoluto ad aggiudicarsi la statuetta dell’Academy, dopo Marlee Matlin (coprotagonista anche de I Segni Del Cuore) che ci riuscì nel 1987 per Figli Di Un Dio Minore.

Judy Dench
Judi Dench, Belfast

Attrice non protagonista

La favorita: Ariana DeBose, West Side Story
La sfidante: Aunjanue Ellis, Una famiglia Vincente – King Richard 

Le altre candidate: Kirsten Dunst, Il Potere del Cane, Jessie Buckley, The Lost Daughter, Judi Dench, Belfast

Sulla carta è una categoria blindata. Infatti, indossando nel remake di West Side Story firmato da Steven Spielberg l’iconico ruolo di Anita, Ariana DeBose è strafavorita, dopo aver centrato tutti i premi importanti, Golden Globes, Sag (come si sa il premio del sindacato degli attori è fondamentale, statistiche alla mano chi lo ottiene nel 79% dei casi bissa con l’Oscar), Critics’ Choice Awards e Bafta. Se non bastasse, in tema di corsi e ricorsi ricordiamo anche che grazie allo stesso ruolo nell’originale West Side Story del 1961 vinse la statuetta Rita Moreno, attrice di origini portoricane che Spielberg ha voluto pure nel suo remake. Sembra quindi che la 31enne Ariana DeBose, con alle spalle una già solida carriera nei musical di Broadway, centrerà l’Oscar alla sua prima nomination.

Davvero residue le speranze delle contendenti. Il curriculum più prestigioso è quello di Judi Dench, ben otto nomination e una vittoria come non protagonista per Shakespeare in Love. Ma nonostante il suo empatico ruolo in Belfast – il film di Branagh le cui quotazioni paiono in discesa – le possibilità di centrare la statuetta sono minime. Qualche speranza in più potrebbe averla Kirsten Dunst, palmarès di riguardo (quattro nomination ai Golden Globes, due ai Sag, migliore attrice a Cannes: ma è la prima candidatura all’Oscar) e un film, Il Potere Del Cane, probabile vincitore dei premi principali, che potrebbe fungere da traino. Piccole chances per Aunjanue Ellis, legate anche al fatto di recitare accanto a Will Smith, favoritissimo per il premio come miglior attore per Una famiglia Vincente – King Richard.

Javier Bardem
Javier Bardem, Being the Ricardos

Attore protagonista

Il favorito: Will Smith, Una Famiglia Vincente – King Richard
Lo sfidante: Benedict Cumberbatch, Il Potere Del Cane

Gli altri candidati: Javier Bardem, Being the Ricardos, Andrew Garfield, Tick, Tick … Boom!, Denzel Washington, Macbeth

Agli Oscar spesso, non dico indipendentemente dalla qualità del film, ma per ragioni solo parzialmente ad esso legate, arriva il momento in cui un certo attore deve vincere la statuetta. Agli Oscar 2022 con Una Famiglia Vincente – King Richard, sembra giunto l’anno di Will Smith. Il quale è stato lungamente considerato un attore di film popolari senza un fascino da Oscar, blockbuster d’azione ridanciani da Man In Black a Bad Boys, con pure, negli ultimi anni, delle scelte non proprio felicissime, da Suicide Squad ad Aladdin a Gemini Man (infatti nella sua carriera si è beccato pure qualche Razzie, il premio per i peggiori attori dell’anno).

A ben vedere, però, dopo il precoce successo televisivo de Il Principe di Bel Air, sarebbe bastato già il suo ruolo giovanile in un bel film serio di derivazione teatrale come Sei Gradi Di Separazione a far capire che eravamo di fronte a un attore di spessore. E alla fine, grazie soprattutto al notevole Cassius Clay di Alì e a La Ricerca Della Felicità, con lo zampino fondamentale di Gabriele Muccino, il curriculum lo conferma: 6 nomination ai Golden Globes, 3 ai Sag, 3 agli Oscar (cui quest’anno aggiunge anche una quarta nomination da produttore). Una Famiglia Vincente – King Richard, la storia del caparbio e controverso padre delle sorelle Venus e Serena Williams, campionesse del tennis, non è esattamente indimenticabile. Ma è una parte seria, in cui Smith può utilizzare le capacità più vistose della cassetta degli attrezzi di un attore, ossia i mezzi tecnici che consentono di indossare mimeticamente la parte di una persona reale. Così sono giunti Golden Globe, Bafta, Sag, Critics’ Choice Award.

Le residue chances di vittoria sono per Benedict Cumberbatch: un attore che pure lui meriterebbe un Oscar per quello che ha fatto fino a oggi, e che, a essere sinceri, offre una prova più interessante col suo cowboy dalla sessualità repressa e tormentata de Il Potere Del Cane. Che però probabilmente agli Oscar 2022 otterrà le statuette per film, regia e sceneggiatura. E dovrà perciò accontentarsi. Gli altri tre candidati resteranno a guardare: anche Denzel Washington, l’attore nero con più candidature nella storia dell’Academy, ben 10 (2 vittorie e pure una nomination da produttore), che applaudirà Will Smith mentre alza la sua prima statuetta.

Nicole Kidman
Nicole Kidman, Being the Ricardos

Attrice protagonista

La favorita: Jessica Chastain, Gli Occhi Di Tammy Faye
La sfidante: Nicole Kidman, Being the Ricardos

Le altre candidate: Olivia Colman, The Lost Daughter, Kristen Stewart, Spencer, Penélope Cruz, Madres Paralelas

È l’unica delle quattro categorie degli attori agli Oscar 2022 senza un netto favorito. Il nome più gettonato è quello di Jessica Chastain, per la quale vale un po’ lo stesso discorso di Will Smith, è una interprete di qualità indiscussa cui a un certo punto va data una statuetta per omaggiarne la carriera e il talento. Nulla è più indicato del classico biopic, il quale essendo dedicato alla telepredicatrice Tammy Faye ha pure vaghi sentori di film d’impegno civile, moderatamente critico, moderatamente femminista, moderatamente ambiguo. Insomma niente di che, e nulla di paragonabile alla sua splendida interpretazione di Zero Dark Thirthy, che le valse una delle sue tre nomination all’Oscar. Il suo palmarès comprende anche 6 nomination ai Golden Globes (uno vinto, per Zero Dark Thirty), 4 ai Sag (due vinti, uno per Tammy Faye), due ai Bafta, 6 ai Critics’ Choice Awards (3 vinti, uno per Tammy Faye).

A spulciare i siti dei bookmaker la favorita è lei, con una decisa impennata nell’ultimo periodo a scapito dell’altra contendente più accreditata, la Nicole Kidman di Being The Ricardos (altro biopic, dedicato alla leggendaria comedian Lucille Ball). Nel confronto diretto ai Golden Globes ha vinto la Kidman, ma ai più rilevanti Sag ha avuto la meglio la Chastain, come pure ai Critics’ Choice Awards, mentre ai Bafta nessuna delle due aveva ottenuto la candidatura. In più la Kidman ha già vinto una statuetta per la migliore attrice, anche se ormai quasi vent’anni fa, nel 2003, per The Hours. La sensazione è che i favori del pronostico della Chastain in questo caso potrebbero essere ribaltati. Poche le chances delle altre candidate, la Colman premiata troppo recentemente, mentre sia la Stewart che la Cruz non avevano ottenuto neanche la nomination ai Sag, elemento che non depone a favore. E come abbiamo detto, non c’è nemmeno Lady Gaga, esclusa dalla cinquina, a imbrogliare le carte.

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Tags: benedict cumberbatchJessica Chastainoscar 2022Will Smith

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