Premi Oscar, cambia il regolamento: saranno ammessi anche i film non proiettati al cinema

L'emergenza legata al Coronavirus sta solo rallentando il cinema, ma l'Academy inizia a pensare all'edizione 2021 dei Premi Oscar, cambiando il regolamento

Oscar 2020

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Oramai è evidente: l’emergenza legata al Covid-19 sta cambiando il cinema. Mentre prima tutti gli appassionati si recavano soprattutto nelle sale cinematografiche per guardare un film, avvolti dal quel clima tipico e da simboli persistenti, oggi sono quasi “costretti” a compiere la stessa azione direttamente all’interno della propria abitazione. L’Academy of Motion Picture Arts and Sciences ha deciso di cambiare momentaneamente il regolamento dei Premi Oscar.

Dal 2021, non saranno candidati solo i film che sono stati proiettati sul grande schermo, ma anche quelli distribuiti tramite i principali canali home video, tra cui i servizi di streaming. Adottare questa misura è stato quasi un obbligo: il Coronavirus ha spinto diversi paesi nel mondo, tra cui USA e Italia, a chiudere i cinema. Gli studi cinematografici possono compiere due scelte: rimandare i film, come per i numerosi lungometraggi Marvel, o pubblicarli in qualche piattaforma, come scelto da Disney per Artemis Fowl.

Premi Oscar e il futuro del cinema

Fino al 2020, gli unici film presi in considerazione per vincere gli Oscar sono stati quelli che sono stati proposti in una sala cinematografica di Los Angeles per almeno 7 giorni durante l’intero anno solare. Una procedura impossibile allo stato attuale. Anche quando l’emergenza sanitaria sarà finita, i cinema di tutto il mondo apriranno solo quando:

Una cosa è certa: l’edizione 2021 dei Premi Oscar sarà diversa rispetto alle precedenti. Dal 2022, il regolamento dovrebbe tornare alla normalità, ma con qualche piccola differenza. I film potranno essere proiettati per una settimana non solo a Los Angeles, bensì anche a New York, Bay Area, Chicago, Miami e Atlanta. Le categorie Miglior sonoro e Miglior montaggio sonoro saranno riunite.

Secondo molti, una possibile soluzione potrebbe essere la riapertura dei Drive-in anche di questo avevamo parlato precedentemente – e, in effetti, in molti paesi del mondo questa prospettiva sta diventando realtà. Negli USA, soprattutto in Texas, esistono già; in Italia si potrebbero valorizzare gli spazi compatibili, come il Drive-In che in passato sorgeva tra Roma e Ostia.