Complici un isolamento casalingo lungo e tedioso e un tam-tam mediatico irrefrenabile, Tiger King è diventata un (orribile) fenomeno pop globale nell’arco di poche settimane. Dopo il boom negli Stati Uniti, la docuserie Netflix sul famigerato Joe Exotic – al secolo Joseph Allen Maldonado-Passage – è diventata regina incontrasta del trash internazionale, raggiungendo la terza stagione di Stranger Things per numero di visualizzazioni.
È stata la stessa Netflix a diffondere le cifre ufficiali, rivelando come Tiger King sia stata seguita in streaming dagli utenti di 64 milioni di account. Lo stesso livello raggiunto a ottobre 2019 da Stranger Things 3, e superato soltanto dalla prima stagione di The Witcher, seguita invece da 76 milioni di utenti. Ed è probabile che a questi titoli si aggiunga presto anche La Casa di Carta 4, per la quale si prevedono almeno 65 milioni di visualizzazioni entro quattro settimane dal debutto.
Le cifre da record di Tiger King sconvolgono anche se osservate dal punto di vista dei minuti di streaming accumulati: 5,3 miliardi fra il 23 e il 29 marzo. E il protagonismo assoluto dell’intero microcosmo di Tiger King è evidente in ogni angolo del web, che ha già incoronato Joe Exotic re dei meme e dei social in genere.
Un successo così convincente ha spinto i vertici di Netflix a valutare la possibilità di una seconda stagione di Tiger King, dopo la decisione di pubblicare un episodio speciale il 12 aprile, una sorta di talk show condotto da Joel McHale e incentrato su interviste esclusive a uomini e donne in passato nell’orbita di Joe Exotic.
In questo after show sono emersi punti di vista inediti sulla storia, e in particolare il senso di disagio e rifiuto che alcuni dei soggetti intervistati hanno provato nel vedersi ritratti in modi secondo loro non fedeli alla realtà. Tuttavia, dopo essersi lamentati di una rappresentazione sensazionalistica della storia, alcuni di loro hanno ammesso di provare un forte rimorso per il proprio coinvolgimento negli eventi, criticando Joe Exotic per la brutalità dei suoi orrendi e arbitrari maltrattamenti sugli animali.
Che il fascino pop di Tiger King resti ben saldo a dispetto dell’etica è ulteriormente confermato dalla notizia della prossima pubblicazione di un fumetto firmato TidalWave Productions. Il volume sarà scritto da Michael Frizell e illustrato da Joe Paradise e sarà disponibile da giugno in formato digitale e cartaceo.
Certe storie non si possono inventare, si legge in un’intervista a Frizell su Variety. Non avrei mai immaginato che mi sarei messo a fare ricerche per un libro del genere. Trovare un focus ben chiaro per il fumetto è stato difficile, perché c’è così tanto materiale. Ricordo di aver iniziato a guardare le serie e aver pensato che fosse interessante capire come quei personaggi così estremi potessero essere arrivati a quel punto.
Vogliamo offrire qualcosa che riesca a divertire e intrattenere, distraendo dallo stato attuale delle cose. Sono ossessionato da tutto ciò che riguardi questa storia e voglio raccontarla sfruttando un mezzo diverso, ha spiegato invece Darren G. Davis, editore di TidalWave, specificando inoltre come questo fumetto non sia comunque una produzione ufficiale Netflix.
Fra le altre iniziative seguite al rilascio di Tiger King su Netflix anche uno speciale di TMZ e l’ordine di una serie da parte di Investigation Discovery in cui si offriranno dettagli inediti per tentare di rispondere a una domanda cruciale: Baskin ha davvero ucciso il marito?
- Sapkowski, Andrzej (Author)