Grey’s Anatomy 16×01 ha inaugurato la nuova stagione senza troppi colpi di scena, ma con una forte accelerazione della trama che da un lato ha impresso dinamismo all’episodio, dall’altro ha sacrificato molta parte delle storyline che erano state aperte nell’ultimo finale di stagione.
Il salto temporale annunciato dalla showrunner Krista Vernoff, diviso in capitoli, snoda il racconto in quattro settimane. Un mese della vita dei protagonisti racchiuso in meno di un’ora comprime decisamente troppo le singole storyline: la maternità di Teddy viene ridotta ad un esaurimento nervoso post-partum, le decisioni della Bailey di licenziare Meredith, Alex e Richard finiscono per farle perdere il posto in favore di Tom Koracick, mentre quest’ultimo si rassegna all’idea che Teddy debba provare a stare con Owen (pur restando convinto che la loro storia finirà presto e che tornerà da lui).
La buona e prevedibile notizia è che Jackson è vivo e vegeto e la sua sparizione nella nebbia è dovuta ad un tentativo di salvare un uomo che senza di lui sarebbe precipitato in un dirupo. Ma storia di Maggie e Jackson prende la piega inevitabile che si era già intravista nel finale l della scorsa stagione, mentre un Avery sempre più sentimentalmente instabile e tormentato inizia un flirt con Vic, la vigilessa della Station 19: subito svelato, dunque, il legame preannunciato dalle anticipazioni di questa stagione, che avvicinerà ancor di più la serie madre al suo spin-off, contribuendo a realizzare i numerosi crossover promessi dalla showrunner Krista Vernoff (ora alla guida degli sceneggiatori di entrambe le serie).
La vera sorpresa dell’episodio, il colpo di scena che nessuno poteva prevedere visto che una gravidanza ha già impegnato la trama della stagione precedente, è Amelia che scopre di essere incinta – presumibilmente di Link – mentre propone un menage a trois a Carina, che dal canto suo aveva già intuito lo stato interessante della Shepherd. Questa potrebbe essere una delle storyline più drammatiche della stagione, visto che Amelia ha già dato alla luce un bambino anencefalico, figlio del suo grande amore Ryan, cui ha dovuto dire addio (lo ricorderanno gli spettatori di Private Practice, lo spin-off in cui il personaggio ha debuttato prima di approdare in Grey’s Anatomy).
Fuori dall’ospedale, i veterani del Grey Sloan devono riprogettare le loro vite: Meredith sembra venir fuori dalla sua palude meglio del previsto, ma non si capisce perché il povero DeLuca sia finito in prigione per la truffa assicurativa ordita dalla Grey mentre lei – reoconfessa e non pentita del suo gesto di disobbedienza civile contro un sistema sanitario ingiusto ed inefficiente – riesca a restare a piede libero semplicemente rendendo dei servizi alla comunità.
Richard è un uomo maturo in crisi che potrebbe trovare nella pensione la sua serenità ma non vuole arrendersi a terminare una carriera rispettabile e brillante con un licenziamento dall’ospedale che ha contribuito a rendere un’eccellenza nel mondo (e soprattutto ad essere messo da parte da colei a cui ha fatto da mentore, la sua figlia professionale, la Bailey). Per questo diventa determinato non solo a trovare un altro lavoro ma anche a far sì che Alex faccia lo stesso.
Karev è il protagonista di un percorso di introspezione e terapia insieme a Jo: quest’ultima incarna la rappresentazione della consapevolezza della malattia mentale. La sua storia racconta l’importanza di riconoscere il proprio trauma, di accettare la depressione come una patologia da curare e di comprendere la necessità di chiedere aiuto. Il loro percorso insieme li rende vicendevolmente migliori e dopo le nozze mai formalizzate è tempo di una nuova proposta di matrimonio, stavolta per fare sul serio.
Molte note comiche: Richard che si reinventa medico a disposizione sulle “app per dottori”, Owen che vuole “mungere” Teddy per aiutarla ad allattare, Meredith che deve affrontare il giudizio esterno di chi la incontra per strada mentre raccoglie l’immondizia. Ma il futuro appare quantomai incerto, soprattutto per la protagonista che rischia di perdere l’abilitazione professionale: che ne sarebbe della Grey senza la sua licenza medica?
Il tono di Grey’s Anatomy 16×01 è molto gradevole, non troppo sbilanciato sulla commedia (direzione in cui si è esagerato in passato col risultato di creare situazioni forzate dall’umorismo finto), il registro è romantico ma non sdolcinato, il dramma è affrontato con temi come la salute mentale e la fine di un amore, ma anche la necessità di reinventarsi quando si perde tutto ad una certa età.
Un buon inizio per una serie alla sua sedicesima stagione (con una diciassettesima già rinnovata), quasi un miracolo che riesca ancora a sopravvivere dignitosamente a se stessa.
