Le star delle serie tv tra i 100 più influenti di TIME, da Sandra Oh a Emilia Clarke crescono le donne

Tra giganti della politica e icone dei nostri tempi, alcune piccole e grandi star della tv conquistano un posto tra le 100 personalità più influenti del 2019.

Sandra Oh tra i 100 più influenti di TIME

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La parità di genere sarà ancora lontana, ma la lista dei 100 più influenti di TIME conferma che la battaglia per l’autorealizzazione e il riconoscimento di sé e degli altri è in pieno svolgimento. Quest’anno la rivista menziona un numero crescente di donne e lascia che siano altre personalità straordinarie a celebrarle e riconoscerne il contributo, ciascuna nel suo campo.

Nella categoria Pioneers l’attenzione è tutta per la superstar di questi tempi, Sandra Oh, che dopo un 2018 da urlo sembra destinata a nuovi giorni di gloria. Aver avuto l’opportunità di scrivere per Sandra Oh è stato uno dei doni più grandi che la mia creatività abbia ricevuto, dice Shonda Rhimes. Il motivo è semplice: Sandra Oh è una virtuosa, per la quale ogni dialogo si compone di note musicali e ogni parola deve essere interpretata, ogni sillaba intonata correttamente. I dieci anni trascorsi nel ruolo di Cristina Yang in Grey’s Anatomy le hanno assicurato un’importanza innegabile nel panorama televisivo, e la pluripremiata interpretazione di Eve Polastri in Killing Eve ne ha fatto una figura leggendaria.

Ma ad assicurarle un posto tra i 100 più influenti di TIME, secondo le parole della stessa Rhimes, sembra esserci anche qualcos’altro. Con i suoi personaggi così ricchi di sfumature, Sandra Oh ha preso la coraggiosa decisione di conquistarsi il suo spazio in un universo che non è sempre stato molto accomodante nei suoi confronti. Adesso è il potere del suo talento e della sua presenza a far spazio ad altri. E questo è un dono per qualsiasi artista di colore che segua le sue orme.

Altrettanto adoranti le parole che l’autrice, produttrice e regista Janet Mock ha dedicato a Indya Moore. L’astro nascente di Pose – di cui si attende la seconda stagione – ha un dono, dice Mock. E il suo dono è questo: l’abilità di trafiggerti con la vulnerabilità e l’audacia, la bellezza e l’intelligenza. Modellare su di lei il personaggio di Angel è stato catartico per me, una donna trans che come lei voleva più delle briciole che la società era disposta a lasciare a ragazze come noi. Ma è stato un dono ancora più grande veder crescere Indya, vederla passare da un’adolescenza in affidamento nel Bronx all’apprezzamento della critica per i suoi successi di attrice e modella, e l’aver fatto sentire sentire la sua voce per promuovere le comunità emarginate dalle quali proviene.

Tra le 100 persone più influenti della rivista TIME riconosciamo molti altri volti femminili nella categoria Artists. Su tutti Emilia Clarke, per un’ultima stagione l’amata Daenerys de Il trono di spade, onorata dalla premio Oscar Emma Thompson. Ho scoperto una donna dalla forza portentosa, il cui istinto, affinato da anni di duro lavoro in ambienti non sempre sani o sicuri, è più affilato che mai. Emilia ha il coraggio di un piccolo leone, l’energia di un pony gallese e l’anima di un clown. Un portento da guardare e un’alleata incredibile.

E poi Viola Davis, meravigliosa protagonista de Le regole del delitto perfetto e di svariati successi cinematografici, con le parole rivolte all’amica e collega Regina King. Quando ci ritroviamo siamo come sorelle che conoscono il proprio mondo; siamo sul campo di battaglia insieme, come donne e come donne di colore. Siamo connesse come individui che osservano altri artisti e fanno davvero in modo di elevarli. Ed è qualcosa di raro in una professione che ruota attorno alla privazione.

La lista dei 100 più influenti di TIME prosegue poi tra giganti della politica – Nancy Pelosi, Alexandria Ocasio-Cortez e Jacinda Ardern – e icone dei nostri tempi – Michelle Obama e Lady Gaga – e ci regala così un 2019 ricco di donne straordinarie dalle quali trarre spunti e ispirazione. In attesa di anni ancora migliori.