Il 23 marzo è stata la giornata di Pose, la seconda stagione del drama firmato Ryan Murphy e Brad Falchuk è stata protagonista del PaleyFest di Los Angeles con un panel al quale hanno partecipato lo stesso Murphy, il co-creatore Steven Canals, le produttrici e autrici Janet Mock e Our Lady Jay e i principali interpreti della serie. Abbiamo seguito l’intero evento e raccolto alcune interessanti anticipazioni.
La prima stagione di Pose – disponibile su Netflix dal 31 gennaio – ci aveva accompagnato nella scoperta della ballroom culture newyorkese. Proprio nella New York degli anni ’80, tra luci strobo, costumi grandiosi e sfide di voguing, prendevano forma le vicende personali, i rapporti di forza e i sogni di gloria di un gruppo di uomini e donne LGBTQ. E proprio l’enorme impatto di quei primi, rivoluzionari otto episodi è stato al centro della prima parte del panel.
Per attrici transgender ancora giovani e poco note al grande pubblico, come MJ Rodriguez (Blanca) e Indya Moore (Angel), Pose è stata ben più di una parentesi fortunata. Le loro interpretazioni ricche di pathos, al contempo cariche di determinazione e di quella sofferenza viscerale che dà solo la vita vissuta, sono state una svolta anche a livello personale. Indya Moore mette a frutto la conquistata notorietà con un’energica lotta online alla transfobia, mentre MJ Rodriguez spera di poter aprire la strada a una nuova classe di attrici transgender la cui identità coincida con scelte professionali autonome.
D’altronde Steven Canals ha proposto la serie ai network per più di due anni prima che Ryan Murphy ed FX mettessero fine a una sequela di rifiuti, e adesso nessuno ha voglia di sprecare l’enorme opportunità di proporre al pubblico delle storie senza precedenti televisivi di rilievo. Storie vere, storie di amore e sogni e famiglie scelte, ma anche storie di lacerante sofferenza. Come tutto ciò che riguarda l’HIV e l’AIDS. Non esiste una lunga lista di fonti scritte e archivi ai quali attingere per raccontare queste storie. Abbiamo solo tantissimi morti e la consapevolezza di tutto ciò che è andato perduto. La gente deve sapere cos’è successo in quegli anni, per questo scrivere di HIV e AIDS è così importante, dice Ryan Murphy. Allo stesso tempo, aggiunge Our Lady Jay, è importante per noi non appiattirci sulla tragedia, perché ciò di cui il mondo ha bisogno è osservare, conoscere l’esperienza della vita [con l’HIV e l’AIDS], e non solo della morte. Vogliamo essere onesti ma allo stesso tempo dare speranza.
E di vita e morte è avvolto anche e soprattutto il personaggio di Pray Tell. Quando abbiamo contattato Billy Porter, racconta Ryan Murphy, avevamo in mente di chiedergli una mano, delle consulenze. Poi lo abbiamo visto sul set e ci è bastato osservarlo interagire col cast per capire che avremmo scritto una parte apposta per lui. Non c’è dubbio che si sia trattato di una grande intuizione, perché l’emcee di Billy Porter – nominato ai Golden Globe nel 2018 – è il faro della serie, una roccia per Blanca e al contempo una nave alla deriva nel tentativo di affrontare la propria sieropositività e la morte del compagno.
Ma il PaleyFest non è stata solo una celebrazione, per Pose. La seconda stagione è stata al centro di una grossa fetta dell’evento, durante la quale sono state discusse alcune interessanti anticipazioni. Innanzitutto, la narrazione farà un salto in avanti di un anno, fino al 1990, precisamente al giorno della pubblicazione di Vogue di Madonna, che avrà un forte valore simbolico nello svolgersi degli eventi. Gli ingredienti principali della seconda stagione di Pose rimarranno gli stessi, dalla famiglia al glamour alla rivalità nella ballroom, tutto con il cuore e l’amore che contraddistinguono le relazioni tra i personaggi della serie.
Il cast continuerà a contare sul più alto numero di attrici transgender mai scelte per una singola produzione (MJ Rodriguez, Indya Moore, Dominique Jackson, Angelica Ross e altre) e porterà sullo schermo anche una serie di nomi nuovi. Il più altisonante è senza dubbio quello di Patti LuPone; per lei è previsto un ruolo da guest star, per il quale condividerà molte scene con MJ Rodriguez. Tra i nuovi arrivi troveremo anche l’ennesima, nuova house rivale per Blanca e compagni, che andranno incontro agli eventi sulle note di Vogue di Madonna.
Cast, autori e produttori hanno mantenuto il riserbo sui dettagli narrativi più succosi della seconda stagione di Pose, ma sono stati ben lieti di soffermarsi sul significato profondo e sull’impatto della serie. E anche sul suo futuro. Perché un successo così grande, un apprezzamento così sincero e convinto da parte del pubblico e della critica spingono a voler fare ancora meglio, e la pressione è tanta. Non che Steven Canals la tema, comunque. A dire il vero ho ancora più voglia di rimettermi a scrivere e continuare a raccontare queste storie, perché adesso so che la gente crede in noi e ci sostiene. La pressione era fortissima per la prima stagione perché non sapevamo come sarebbe stata accolta. Non avevo idea se le persone avrebbero capito cosa stavamo cercando di dire, quindi quando ho letto le prime recensioni ho tirato un sospiro di sollievo e ho pensato ‘Ok, hanno capito tutti’. La seconda stagione sarà divertente, potremo pensare a chi sono questi personaggi e scavare un po’ più a fondo per far emergere qualcosa in più del loro percorso.
Più che di pressione, hanno parlato di senso di responsabilità anche gli altri membri del cast. Billy Porter è convinto che il compito non sia fare meglio di prima, ma continuare a essere presente, andare più in profondità. E questa non è pressione, è ciò che ti viene chiesto di fare, è il tuo lavoro. Gli fa eco Dominique Jackson (Elektra Abundance), secondo cui è tutto una sfida; bisogna farsi forza perché anche gli altri possano capire di potercela fare. MJ Rodriguez, invece, sottolinea quanto sia facile lavorare bene sul set di Pose: quando giriamo sentiamo di vivere le nostre vere vite. Ci divertiamo molto, siamo una famiglia. Molti di noi si conoscevano già da prima, quindi non dobbiamo far altro che rimanere vicini uno all’altro e rendere trasparente questa complicità anche sul set.
Un ultimo accenno alla seconda stagione di Pose arriva dall’autrice, produttrice e regista Janet Mock. La gente voleva più voguing, quindi daremo loro più voguing. Allo stesso tempo, però, faremo in modo di non trascurare quei momenti più tranquilli che tanti amano, cioè molte scene tra Blanca e Pray Tell e tante occasioni di riunire tutti intorno a un tavolo per cena. Sono quelle piccole cose, piccole e universali, che secondo noi hanno convinto le persone a continuare a guardare la serie settimana dopo settimana. Perché tutti si aspettavano spettacoli grandiosi, ma non il cuore che c’è dietro. E penso che ci concentreremo su questo.
Su queste parole il PaleyFest saluta Pose. La seconda stagione della serie verrà girata nelle prossime settimane a New York e sarà in onda prima su FX e poi, in Italia, su Netflix.
We are 10 minutes away from the @PoseOnFX #PaleyFest panel and livestream on https://t.co/DefAw5gd86. Livestream start time is 8:14pmPT. pic.twitter.com/9F87pgHcw8
— paleycenter (@paleycenter) March 24, 2019