Con Secret Invasion, la Marvel riporta in scena Nick Fury, personaggio ormai storico nel MCU, che si ritaglia un posto nella serie Disney+. Uno show tutto suo, dopo anni a fare da spalla agli Avengers, anche se non è incentrato solo su di lui.
Siamo ai giorni nostri, e ritroviamo l’ex direttore dello SHIELD in uno stato di stanchezza. Da quando è tornato dopo il Blip, non è più stato lo stesso. Samuel L. Jackson porta sul viso e sulla pelle i segni di un uomo che sembra aver gettato la spugna, o forse si è semplicemente arreso allo scorrere del tempo, e che i suoi Avengers non ci sono più.
Maria Hill, che ritroviamo nuovamente interpretata da Cobie Smulders, crede che Nick non sia pronto per una nuova missione perché è ancora traumatizzato da quello che gli è successo. In cosa consiste questa nuova missione? Sventare l’imminente invasione Skrull che rischia di mettere seriamente in pericolo la Terra. C’è una buona porzione di questi mutaforma che è arrivata tramite via clandestine sul pianeta, e pian piano assume le sembianze di altri umani, occupando anche cariche potenti di Stato.
Prerogativa è quindi non fidarsi di nessuno. Come in una classica spy story, Secret Invasion racchiude in sé tutti i cliché del genere: alleanze, tradimenti, bugie e segreti. Il mondo delle spie a cui Nick Fury era abituato, finirà per travolgerlo completamente, e dovrà mettere in discussione ogni cosa. Al suo fianco, oltre all’agente Hill, ritrova lo Skrull Talos (Ben Meldelsohn), il cui ruolo è più ampio e diventa più una missione personale.
Si aggiungono new entry enigmatiche, come Sonya (una Olivia Colman cattiva e intrigante), agent dell’MI6 che sembra avere un trascorso con Fury; c’è poi lo Skrull G’iah (Emilia Clarke), giovane mutaforma che ha imparato a mimetizzarsi molto bene con gli umani. Un personaggio dotato di una forte morale, che arriverà a compiere scelte drastiche per il futuro della sua comunità. E infine Gravik (Kingsley Ben-Adir), uno Skrull radicale che avrà le sue ragioni per attaccare gli esseri umani.
La serie Disney+ è un prodotto diverso dai soliti cinecomic Marvel. Privo di umorismo, Secret Invasion alza l’asticella e assume una presa molto più violenta e drammatica perché abbraccia i temi dell’attualità: quella delle convivenza tra culture diverse, il senso di famiglia e l’immigrazione. E’ fondamentale tenere d’occhio G’iah, che nei primi due episodi evidenzia velatamente questi concetti.
Sebbene non spicchi in originalità e alcuni risvolti narrativi risultano essere non proprio brillanti, Secret Invasion riesce comunque a tenere alte le aspettative dei fan grazie a un cast corale d’eccezione. Un groviglio di storie a cui però si finisce per non capire fino in fondo quale sia il loro senso di esistere. Il rischio è che i vecchi affezionati ai prodotti Marvel potrebbero ben presto non riconoscere più il DNA che ha reso celebre la Casa delle Meraviglie.
Come affermato da Samuel L. Jackson un conferenza stampa, questa non è solo la storia di Nick Fury che deve trovare un modo per esorcizzare il suo trauma, ma anche una storia universale che riguarda i nuovi personaggi che si affacciano al MCU.
Secret Invasion è disponibile su Disney+ dal 21 giugno.