I tre protagonisti di Harry Potter, Daniel Radcliffe, Rupert Grint ed Emma Watson, sono cresciuti sul set. Era il 2001 quando debuttavano nei panni rispettivamente di Harry, Ron e Hermione nel primo film della celebre saga cinematografica. Allora erano dei bambini, e dieci anni dopo erano diventati ormai dei ventenni.
Ciò ha avuto un enorme impatto sulla loro vita, dato che erano arrivati a un punto in cui si sentivano “intrappolati”, e non riuscivano più a distinguere il personaggio che interpretavano da loro stessi. I tre attori ne hanno parlato durante la reunion di Harry Potter, in cui si sono lasciati andare a delle personali confessioni.
Rupert Grint ha confessato di aver “perso le tracce” al punto di non sapere davvero dove il suo personaggio finisse o iniziasse. Anche il suo nome non gli sembrava più il suo, e sentiva di “sapeva fare solo una cosa”, che era interpretare Ron.
Daniel Radcliffe era d’accordo con le dichiarazioni di Rupert Grint, e ha aggiunto che c’erano momenti in cui ha messo in dubbio chi fosse, cosa gli piacesse fare e cosa fosse importante per lui. Emma Watson ha definito tutto questo come “la forma più estrema di metodo di recitazione“.
Durante la reunion, la Watson e Tom Felton hanno anche parlato del loro rapporto e di come si è evoluto fuori dal set. Grande assente l’autrice dei romanzi, J.K. Rowling, travolta dalle polemiche dopo le sue dichiarazioni transfobiche. Per arginare il problema, la produzione ha trovato un escamotage per farla apparire in video.
Harry Potter 20th Anniversary: Return to Hogwarts è andato in onda su HBO Max a Capodanno e in contemporanea su Sky, canale 303. Lo speciale è disponibile on demand insieme a tutti gli otto film della saga, visibili sul canale Sky Cinema Harry Potter.