Con la quinta e ultima clip del BoB, Best Of Barone riassuntivo della puntata del Barone Rosso di lunedì 25 novembre ritroviamo Federico Stragà, cantautore di Belluno che tutti abbiamo conosciuto grazie al brano L’Astronauta. Red Ronnie lo aveva già incontrato proprio nel suo format il 18 dicembre del 2018 e in quell’occasione si era esibito con il violinista Alessandro Quarta.
Proprio Alessandro Quarta, del resto, è stato il vero protagonista della puntata del Barone Rosso di lunedì 25 novembre: ha duettato con Dolcenera per il brano Fino A Domani, ha suonato insieme al pianista Giuseppe Magagnino e infine ci ha regalato un featuring con il chitarrista Andrea Castelfranato. Dopo tre tempi di musica allo stato puro e di adrenalina emozionale, con Federico Stragà ritroviamo un po’ di quiete: il cantautore, infatti, ha iniziato un percorso di tributo al crooner per antonomasia Frank Sinatra, noto in tutto il mondo come The Voice e performer esemplare.
Abbiamo parlato di crooner proprio recentemente, nella triste occasione della morte di Fred Bongusto.
Stragà, recentemente, ha partecipato alla realizzazione del disco We Wish You A Jazzy Christmas della New Project Orchestra, un progetto nel quale collabora anche Fabrizio Bosso. Red Ronnie mostra il disco in camera e ricorda anche la release del 2008 Federico Stragà Canta Frank Sinatra. Un’occasione, questa, in cui il conduttore sfodera la sua collezione di vinili di The Voice e chiede al cantautore perché abbia iniziato a rendere tributo al crooner più famoso del mondo.
“Verso la fine del 2001 – racconta Stragà – dunque quando la scia de L’Astronauta ha cominciato a perdere quota, ho avuto un periodo abbastanza difficile. Frank Sinatra è stato un qualcosa che mi ha aiutato tantissimo. Lo ascoltavo già, ma ho sempre preferito i cantautori italiani. Un giorno mi sono reso conto che Sinatra mi faceva bene. Quando quel brutto momento è passato ho iniziato a cantare qualcuna delle sue canzoni, e per me era la prima volta in cui cantavo canzoni in inglese. Cantare Sinatra è stata un’occasione per evadere dalla realtà“.
Quando arriva il momento della musica dal vivo, Federico Stragà siede nel suo sgabello e canta tre grandi classici di The Voice. Con Mack The Knife, The Lady Is A Tramp, I’ve Got You Under My Skin e Fly Me To The Moon il salto nel tempo è inevitabile: pur dalla voce di qualcun altro, Frank Sinatra ci ha lasciato in eredità la magia dei suoi brani che Stragà ripropone con l’umiltà di una devozione.
Red Ronnie interviene a metà dell’esibizione e precisa il ruolo del crooner, citando come esempio sia The Voice che Nat King Cole: “Sembra che i crooner cantino in maniera un po’ buttata lì, invece dietro il loro stile c’è una perizia incredibile”. Stragà annuisce e risponde: “Quando ho registrato il disco, e parliamo di circa 10 anni fa, ero completamente immerso in quella realtà. Da autodidatta quale ero mi ero buttato nell’ascolto di Tony Bennett, Ella Fitzgerald e ovviamente Frank Sinatra. Dai musicisti ho cercato di carpire cosa volesse dire fare lo swing“.
Quel che il cantautore ha imparato è che dietro l’apparenza di un crooner esiste una serie di ingredienti che sono difficili da captare. Red Ronnie aggiunge che, infatti, la performance dello swing sembra facile da riproporre, in quanto il crooner non urla né esplode in liriche appassionate. La difficoltà sta proprio in questo: urlare è facile, intrattenere con canzoni interpretate in uno stile “confidential”, invece, non è affatto facile.
Con quest’ultima clip del BoB, Best Of Barone, apprendiamo che la puntata del 25 novembre del Barone Rosso di Red Ronnie con Optimagazine in veste di media partner è stato un viaggio nella musica più ricercata: dai virtuosismi classici e all’avanguardia di Alessandro Quarta all’impegno per l’ambiente di Dolcenera siamo passati alla passione di Magagnino e Castelfranato, fino alla nuova vita ritrovata di Federico Stragà.
Potete rivedere il meglio del BoB, Best Of Barone nel video a seguire.
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