Golden Globes 2023, le nomination per il cinema: in testa c’è “Gli Spiriti dell’Isola” con Colin Farrell

Film d'autore e cinema popolare nelle candidature del premio della Hollywood Foreign Press Association. Accanto al film di McDonagh ci sono Spielberg e Chazelle, James Cameron e Tom Cruise

Golden Globes 2023

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Sono state appena annunciate le nomination dei Golden Globes 2023, 80esima edizione del premio assegnato dalla stampa estera della Hollywood Foreign Press Association (HFPA). Un avvenimento tradizionalmente considerato dall’industria del cinema come il vero momento di apertura della stagione dei premi, con la lunga corsa coronata dall’apice della notte degli Oscar.

In realtà nell’ultimo biennio i Golden Globes sono diventati l’osservato speciale, al centro di polemiche legate a due aspetti fondamentali. Da un lato la “lack of diversity”, ossia la drammatica sottorappresentazione delle diversità di una smilza organizzazione comprendente sì e no una novantina di membri, in gran parte maschi, bianchi e anziani – una inchiesta del Los Angeles Times aveva rivelato come tra i componenti non ci fosse nemmeno una persona di colore.

Dall’altro proprio l’esiguità del numero aveva fatto sorgere molti dubbi circa l’influenzabilità, diciamo pure corruttibilità, dei suddetti membri da parte di major e piattaforme interessate a far confluire i voti sui propri film da parte di un premio ritenuto, almeno un tempo, l’anticamera dell’Oscar, capace di indirizzare le scelte dei giurati dell’Academy. Perplessità sorsero anche in rapporto alla poco trasparente gestione finanziaria: il Daily Mail scoprì che, a fronte di introiti consistenti – pare che la NBC pagasse fino a 31 milioni di dollari i diritti di messa in onda della cerimonia di premiazione –, l’associazione restituisse ben poco in termini di politiche di beneficenza.

Insomma, un disastro su tutta la linea. Perciò dopo clamorose prese di posizione – Tom Cruise riconsegnò le tre statuette vinte, Scarlett Johansson dichiarò di aver ricevuto “domande e osservazioni sessiste da parte di alcuni membri dell’HFPA che rasentavano le molestie sessuali” –, lo scorso anno la NBC decise di non trasmettere la cerimonia di premiazione del 2022, che si svolse alla chetichella e nel disinteresse generale.

Di lì il necessario cambio di rotta di un’organizzazione che rischiava il tracollo. L’HFPA si è riformata, o almeno così dichiara la sua presidente Helen Hoehne a Deadline. Passi in avanti sono stati compiuti sul piano dell’inclusività: i membri oggi sono circa 300, rappresentativi di minoranze etniche e di genere (“c’è anche una gran numero di donne e di coloro che si identificano come minoranze e LGBTQIA+”, dice Hoehne), con 101 nuovi elettori internazionali in rappresentanza di 62 Paesi (ma secondo altre fonti il numero totale dei membri non supererebbe le duecento unità). Cambio di marcia, assicura Hoehne, anche sul piano della trasparenza della gestione: stop alla pratica di accettare doni da parte dei membri, e apertura di una hotline per denunciare eventuali illeciti, “che ha già portato all’espulsione di alcuni membri“, ha affermato Hoehne, aggiungendo: “Sono rimasti solo giornalisti che vivono del loro lavoro da giornalisti”.

Tanto è bastato, almeno per ora. Per cui la NBC ha deciso di fare marcia indietro, e quindi il 10 gennaio i Golden Globes 2023 saranno nuovamente trasmessi dall’emittente televisiva, che seguirà la cerimonia tornata all’usuale sede del Beverly Hilton Hotel, presentata dal comico e vincitore di un Emmy Jerrod Carmichael. Eccoci perciò giunti, dopo un percorso abbastanza tortuoso, alle nomination dei Golden Globes 2023 appena annunciati in questa mattinata del 12 dicembre durante il Today show della Nbc dalle star della sitcom Lopez vs. Lopez, la coppia padre-figlia George Lopez e Mayan Lopez.

Per quanto riguarda il cinema a guidare le nomination dei Golden Globes 2023 è Gli Spiriti dell’Isola, la singolare tragicommedia di Martin McDonagh sulla rottura di un’amicizia virile. Ben otto candidature per un film di attori, sceneggiatura e dialoghi calibrati, come è nelle corde di McDonagh, divenuto celebre con Tre Manifesti a Ebbing, Missouri. Infatti il film, dopo aver vinto alla Mostra di Venezia la Coppa Volpi per il miglior attore assegnata a Colin Farrell, qui centra praticamente tutte le categorie maggiori: film commedia o musicale (che i Golden Globes distinguono dal dramma), attore protagonista (Farrell), attore non protagonista (ben due, Brendan Gleeson e Barry Keoghan), attrice non protagonista ( Kerry Condon), regia e sceneggiatura (McDonagh), colonna sonora (Carter Burwell).

Gleeson e Farrell in Gli Spiriti dell’Isola

6 nomination dei Golden Globes 2023 vanno poi a Everything Everywhere All at Once, un film che ha preso il concetto di metaverso così caro alla Marvel realizzandone una versione cinefila e indie che ai membri della HFPA è piaciuta più dei film Marvel stessi, con nomination a film, la protagonista Michelle Yeoh, i coprotagonisti Jamie Lee Curtis e Ke Huy Quan, i coregisti Kwan e Scheinert (The Daniels).

Al terzo posto due autori di diversa generazioni a 5 candidature. Uno è il maestro indiscusso Steven Spielberg, che con The Fabelmans, dal 22 dicembre anche in Italia, ha realizzato un’opera apertamente autobiografica sulla scoperta della sua vocazione d’artista, un film sul cinema e sulla vita che ha conquistato nomination per film drammatico, regia, la protagonista Michelle Williams, sceneggiatura e colonna sonora. Accanto a Spielberg c’è un autore giovanissimo e già riverito come un maestro, Damien Chazelle, che pure lui, come già in La La Land, cucina un’opera di sapore potentemente cinefilo dal titolo programmatico sul fascino e i peccati che si nascondono dietro il castello di celluloide della settima arte, ossia Babylon: candidature per il film commedia o musicale, i protagonisti Margot Robbie e Diego Calva, il coprotagonista Brad Pitt.

Per il resto i Golden Globes 2023 testimoniano una forte polverizzazione tra tanti titoli diversi, con film d’autore e opere più decisamente popolari. Era prevedibile che conquistasse uno spazio importante Tár di Todd Field, trascinato dall’interpretazione già premiata con la Coppa Volpi a Venezia di Cate Blanchett: sono arrivate tre candidature, film drammatico, attrice e sceneggiatura. Appaiato a tre nomination c’è un altro film con al centro la musica, Elvis di Baz Luhrmann, che i Golden Globes, a sottolinearne la matrice seria, hnno posto tra i drammi, con nomination a film, il mimetico protagonista Austin Butler e la regia.

Cate Blanchett, un’altra attesa protagonista, con la sua titanica direttrice d’orchestra di Tàr

Insieme a questi film c’è il cinema più popolare, che è anche quello, in una stagione di sinistri scricchiolii al box office, cui è demandata la missione impossibile di riportare il pubblico in sala. E nessuno quest’anno ha saputo farlo meglio di Tom Cruise e il suo Top Gun: Maverick, che viene premiato e posto addirittura nella categoria miglior film drammatico, più un’altra nomination alla canzone. Poi c’è la casella occupata dalla Marvel con due nomination a Black Panther: Wakanda Forever (alla coprotagonista Angela Bassett e la miglior canzone), e soprattutto la corazzata predestinata Avatar: La Via dell’Acqua, con due nomination pesanti (film e regia) che riveriscono il suo visionario autore James Cameron. E visionario è certamente anche il Pinocchio in stop motion di Guillermo del Toro, che si ritaglia 3 candidature (film d’animazione, canzone e colonna sonora).

Passando alle candidature ad attori e attrici dei Golden Globes 2023, a quelli già citati vanno aggiunti nomi molto attesi. Cominciamo dagli attori: Brendan Fraser in primo luogo, migliore interprete drammatico, tornato in auge con The Whale di Aronofski. Anche se lui ha categoricamente escluso la sua partecipazione alla cerimonia, come ha ribadito in una recente intervista a GQ, dopo che nel 2018 accusò l’ex presidente dell’Hollywood Foreign Press Association, Philip Berk, di molestie durante un evento del 2003. Accanto a lui lo Hugh Jackman di The Son e il Bill Nighy protagonista di Living, rischioso remake del capolavoro Vivere di Kurosawa. Nel genere commedia c’è spazio per Daniel Craig, cui non sarebbero mai state concesse nomination per il suo Bond e che adesso può rifarsi col detective Benoit Blanc di Glass Onion – Knives Out (che incamera anche la nomination per migliore commedia), e per altri due nomi di rilievo come Adam Driver (Rumore Bianco) e Ralph Fiennes (The Menu).

Nelle categorie riservate alle donne dei Golden Globes 2023 non manca per il dramma Ana de Armas, con la sua Marylin Monroe del controverso Blonde, uno dei film più divisivi della stagione. E accanto a lei due pesi massimi che hanno già vinto tanto e che difficilmente si ripeteranno, ossia Viola Davis (The Woman King) e Olivia Colman (Empire of Light). Nella categoria commedia continua l’ascesa di Anya Taylor-Joy (nel sopravvalutato The Menu), mentre Emma Thompson con Il Piacere È Tutto Mio si mette decisamente in gioco costruendo un tutt’altro che scontato e frizzante ritratto di donna posta di fronte alla sua maturità e ai suoi desideri.

Ecco tutte le nomination per le 14 categorie del cinema dei Golden Globes 2023.

Miglior film drammatico
Avatar: La Via dell’Acqua, James Cameron
Elvis, Baz Luhrmann
The Fabelmans, Steven Spielberg
Tár, Todd Field.
Top Gun: Maverick, Joseph Kosinski

Miglior film commedia o musicale
Babylon, Damien Chazelle
Gli Spiriti dell’Isola, Martin McDonagh
Everything Everywhere All at Once, Daniel Kwan e Daniel Scheinert
Glass Onion – Knives Out, Rian Johnson
Triangle of Sadness, Ruben Östlund

Migliore attore in un film drammatico
Austin Butler, Elvis
Brendan Fraser, The Whale
Hugh Jackman, The Son
Bill Nighy, Living
Jeremy Pope, The Inspection

Migliore attrice in un film drammatico
Cate Blanchett, Tár
Olivia Colman, Empire of Light
Viola Davis, The Woman King
Ana de Armas, Blonde
Michelle Williams, The Fabelmans

Migliore attore in un film commedia o musicale
Diego Calva, Babylon
Daniel Craig, Glass Onion – Knives Out
Adam Driver, Rumore Bianco
Colin Farrell, Gli Spiriti dell’Isola
Ralph Fiennes, The Menu

Migliore attrice in un film commedia o musicale
Lesley Manville, La Signora Harris va a Parigi
Margot Robbie, Babylon
Anya Taylor-Joy, The Menu
Emma Thompson, Il Piacere È Tutto Mio
Michelle Yeoh, Everything Everywhere All at Once

Migliore attore non protagonista
Brendan Gleeson Gli Spiriti dell’Isola
Barry Keoghan, Gli Spiriti dell’Isola
Brad Pitt, Babylon
Ke Huy Quan, Everything Everywhere All at Once 
Eddie Redmayne, The Good Nurse

Migliore attrice non protagonista
Angela Bassett, Black Panther: Wakanda Forever
Kerry Condon, Gli Spiriti dell’Isola
Jamie Lee Curtis, Everything Everywhere All at Once
Dolly De Leon, Triangle of Sadness
Carey Mulligan, Anche Io 

Migliore regista
James Cameron, Avatar: La Via dell’Acqua
Daniel Kwan e Daniel Scheinert, Everything Everywhere All at Once
Baz Luhrmann, Elvis
Martin McDonagh, Gli Spiriti dell’Isola
Steven Spielberg, The Fabelmans

Migliore sceneggiatura
Todd Field, Tár
Tony Kushner e Steven Spielberg, The Fabelmans
Daniel Kwan, Daniel Scheinert, Everything Everywhere All at Once
Martin McDonagh, Gli Spiriti dell’Isola
Sarah Polley, Women Talking

Migliore colonna sonora originale
Alexandre Desplat, Pinocchio di Guillermo del Toro
Hildur Guðnadóttir, Women Talking
Justin Hurwitz, Babylon
John Williams, The Fabelmans
Carter Burwell, Gli Spiriti dell’Isola

Migliore canzone originale
Carolina, da La Ragazza della Palude, Taylor Swift 
Ciao Papa, da Pinocchio di Guillermo del Toro, Roeben Katz, Guillermo del Toro 
Hold My Hand, da Top Gun: Maverick, Lady Gaga, BloodPop 
Lift Me Up, da Black Panther: Wakanda Forever, Tems, Ludwig Göransson, Rihanna, Ryan Coogler 
Naatu Naatu, da RRR, Kala Bhairava, M. M. Keeravani, Rahul Sipligunj 

Migliore film straniero
RRR, S. S. Rajamouli (India)
Niente di Nuovo sul Fronte Occidentale, Edward Gerger (Germania)
Argentina, 1985, Santiago Mitre (Argentina)
Close, Lukas Dhont (Belgio)
Decision to Leave, Park Chan-wook (Corea del Sud)

Miglior film d’animazione
Pinocchio di Guillermo del Toro
Inu-Oh, Masaaki Yuasa
Marcel the Shell With Shoes On, Dean Fleischer-Camp
Il Gatto con gli Stivali 2: l’Ultimo Desiderio, Joel Crawford
Red, Domee Shi

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