Il ritorno alla tv generalista di Sophia Bush dopo le esperienze “avvelenate” di Chicago PD e One Tree Hill

Sophia Bush è tornata in tv dopo le esperienze sui set tossici di Chicago PD e One Tree Hill. Ed è stato possibile solo con la garanzia di un ambiente di lavoro empatico

@CBS


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Sophia Bush ha fatto marcia indietro. Dopo cinque anni di assenza dalla tv generalista, è tornata in una serie televisiva con Good Sam, il nuovo medical drama di CBS. L’attrice di Love, Victor si era presa una pausa dalla serialità dei network, caratterizzata da un gran numero di episodi rispetto alle produzioni delle piattaforme streaming e da condizioni di lavoro spesso opprimenti, dopo le esperienze negative con Chicago PD e One Tree Hill, produzioni di cui serba ricordi difficili per via degli ambienti tossici e aggressivi in cui ha dovuto lavorare.

Sophia Bush è tornata sull’argomento in una recente intervista con USA Today nell’ambito della promozione di Good Sam, che ha appena debuttato negli Stati Uniti (la serie è ancora inedita in Italia). Secondo l’attrice, le esperienze in Chicago PD e in One Tree Hill sono state la ragione per cui si è allontanata dai network tv e ha iniziato a scegliere progetti e ruoli indipendenti, anche piccoli, oltre a dedicarsi all’attivismo politico nelle ultime due elezioni americane e a creare il podcast Drama Queens con le colleghe e amiche di One Tree Hill Hilarie Burton e Bethany Joy Lenz.

Sophia Bush non usa mezzi termini quando si tratta di definire le sue precedenti esperienze tv come tossiche. Delle molestie subite dallo showrunner di One Tree Hill Mark Schwahn hanno ampiamente parlato tutte le attrici della serie, mentre della situazione su Chicago PD Bush ha in precedenza raccontato di aver subito delle “comportamenti violenti costanti” che l’hanno fatta sentire esposta e ferita, ma soprattutto sola, perché le sue denunce sono rimaste inascoltate e la produzione non le permetteva di licenziarsi a fronte di un contratto di sette anni (ha poi lasciato la serie alla fine della quarta stagione). Ora l’ex Brooke Davis di One Tree Hill e la Erin Lindsay di Chicago Pd fa un bilancio di quelle esperienze e a USA Today spiega di aver imparato da quegli eventi a fare scelte più consapevoli, che tutelassero il suo benessere ancor prima della sua carriera.

È stata una cosa molto stridente, che i due lavori più longevi che svolti nella mia carriera siano stati avvelenati con questo tipo di comportamento che andava oltre la gravità. Mi ha fatto davvero ripensare a quello che volevo fare. È il motivo per cui sono andato a fare film indipendenti che amavo e programmi in streaming con persone di cui mi fidavo e ho lavorato a tempo pieno su due elezioni e ho lanciato due podcast, perché non volevo essere bloccato di nuovo su un set. Perché quando sei bloccato, non hai opzioni. Non hai un posto dove andare. Mi sono davvero preso il mio tempo per trovare le persone per cui sarei disposto a tornare a uno spettacolo in tv.

L’occasione del ritorno per Sophia Bush è arrivata con Good Sam, grazie alla presenza di tre donne nella produzione esecutiva che l’hanno fatta sentire nelle migliori condizioni per affrontare una nuova esperienza professionale con la garanzia di un ambiente salutare. Fondamentale è stata la presenza di Katie Wech, ex scrittrice/produttrice di serie come Jane the VirginRizzoli and Isles e BH90210, e Jennie Snyder Urman, che ha lavorato a Una Mamma per Amica e al reboot di Streghe.

Non ero per niente sicura che sarei tornato alla tv generalista. E poi ho letto il copione e mi sono seduta con Katie Wech, Jennie Snyder Urman e Joanna Klein. E ho pensato: “Seguirei queste donne ovunque, andiamo”.

Sophia Bush ha sottolineato quanto la tutela dell’aspetto umano nella produzione sia stato un criterio determinante per il suo ritorno in tv anche in un’intervista a TvLine, in cui ha dichiarato di essere orgogliosa dell’empatia che si respira sul set e del rispetto per ogni professionista che lavora a Good Sam.

Ogni singola persona sul nostro set sa di essere apprezzata, amata e apprezzata e sa che non diamo mai per scontato lo sforzo che fanno per creare uno spettacolo con noi.

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