Il finale di Grey’s Anatomy 17 e l’anacronistica ossessione per i matrimoni

Il finale di Grey's Anatomy 17 è un tritacarne che copre otto mesi della vita dei protagonisti e vede tre coppie al bivio delle nozze

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Il finale di Grey’s Anatomy 17 ha chiuso all’insegna di una corsa lunga otto mesi una stagione che fino a quel momento era rimasta stagnante sulla trama Covid. Dopo 16 episodi interamente calati nella prima fase della pandemia, con rappresentazioni anche egregie degli sforzi e dei sacrifici dal punto di vista umano, tecnico e sanitario degli ospedali nel momento di maggiore sofferenza, la trama ha spiccato il volo con un susseguirsi di eventi raggruppati in modo raffazzonato in un solo episodio che copre otto mesi di vita dei protagonisti.

Dopo un’introduzione nell’aprile 2021, infatti, il finale di Grey’s Anatomy 17 ha fatto un salto indietro all’estate 2020, ovvero al termine della prima ondata di contagi Covid ma ancora nel pieno dell’emergenza sanitaria. E a confermare la mancanza di nuove idee al di là del buon servizio reso al racconto della pandemia, quasi tutto si è risolto nell’ossessione degli sceneggiatori per i matrimoni.

Tra nozze celebrate e proposte più o meno riuscite, il finale di Grey’s Anatomy 17 ha affrontato il tema del matrimonio per almeno tre coppie. Nel caso di Winston e Maggie, le nozze previste in estate sono state rimandate su input del padre e della nonna degli sposi (insorti alla fatidica domanda sulla contrarietà all’unione), per permettere a più di una decina di persone di parteciparvi e festeggiare senza le restrizioni da Covid. Nel caso di Teddy e Owen, la proposta di quest’ultimo è arrivata a Natale, con tanto di neve finta nel giardino di Meredith e di fronte all’ex moglie Amelia, dopo aver superato il contagio da Covid della Altman. Infine, la triste parabola di Link, che dopo aver provato per tutta la stagione a sondare il terreno senza trovare mai il momento giusto per proporsi, è stato respinto da Amelia sulla spiaggia, davanti a ben quattro anelli di fidanzamento e i tre figli di Meredith in stile paggetti. La sua, va detto, è la proposta più ingombrante e costrittiva vista finora, con la potenziale futura sposa messa di fronte ad una scelta sotto gli occhi dei suoi nipotini. E ancor prima, l’aveva messa di fronte al fatto compiuto accettando di aiutare Jo nel suo piano per far naufragare i tentativi di adozione di Luna, chiedendone l’affidamento temporaneo nonostante la reticenza di Amelia. La reazione della Shepherd alla proposta di nozze è stata coerente con i dubbi che il personaggio ha maturato finora, con la solitudine di chi si sente necessariamente incompresa nella sua continua sfida per mantenere la sobrietà e soprattutto è in lotta con se stessa e i suoi desideri contrastanti.

Evidentemente il finale di Grey’s Anatomy 17 non è riuscito a discostarsi da tanti altri del passato (il quattordicesimo con le doppie nozze di April/Matthew e Alex/Jo o il dodicesimo con quelle di Amelia e Owen, solo per citare i più recenti) e a liberarsi da questa smania di rendere il matrimonio – celebrato, saltato, rifiutato – un passaggio imprescindibile per una coppia. Ancora nel 2021, gli sceneggiatori di Grey’s Anatomy non riescono a smarcarsi dal nodo nuziale, in cui necessariamente finisce per incappare ogni coppia nonostante abbia ben altre sfide da affrontare, che spesso riguardano la genitorialità, le famiglie allargate, le difficoltà a conciliare carriere e legami sentimentali. Eppure si torna sempre al bivio nuziale, come se non si potesse fare a meno di affrontare l’argomento e spesso in modo problematico. Nella stessa serata, peraltro, ABC ha trasmesso il finale di Station 19 4, spin-off di Grey’s Anatomy, con un altro matrimonio, quello tra Maya e Carina.

Nel resto del finale di Grey’s Anatomy 17, l’evoluzione principale riguarda il personaggio di Meredith, che affronta i postumi del Covid non senza difficoltà, prima di tornare ad operare una paziente (a sua volta colpita dagli effetti a lungo termine della malattia) per un doppio trapianto di polmoni. Alla fine ad accogliere il suo primo intervento dopo mesi fuori dalla sala operatoria sarà un applauso caloroso dei colleghi, quello da cui è scappata dopo essere stata dimessa dall’ospedale e che ora si gode dopo aver ritrovato la vera normalità, quella della chirurgia. Più paradossale il percorso di Jo, che improvvisamente si ricorda di essere ricca perché Alex le ha lasciato le sue quote di proprietà dell’ospedale: così decide di ingaggiare una battaglia legale per l’affidamento di Luna, che vincerà, e di andare a vivere da sola con la piccola, nella casa di Jackson. A questo proposito, nel finale di Grey’s Anatomy 17 in videochiamata compaiono anche Avery e Koracick: il primo ha affittato il suo appartamento alla neomamma, il secondo è il nuovo membro del board dell’ospedale dopo aver rilevato le quote di Jo. Inoltre Meredith ha ripreso i contatti con Cristina, sempre via chat.

La sensazione di fronte al finale di Grey’s Anatomy 17 è che ad un unico episodio sia stato relegato il compito di far uscire la stagione dal pantano del Covid, velocizzando tutte le trame per ciascun personaggio, compresa quella orizzontale relativa alla pandemia, che per esempio arriva ad aprile 2020 alla vaccinazione di medici e operatori sanitari. Il cammino verso la maternità di Jo, il recupero di Meredith, la distanza tra Amelia e Link in termini di aspettative sul futuro avrebbero potuto trovare più spazio negli episodi precedenti, spesso rallentati e appiattiti sugli stessi argomenti, e non finire nel tritacarne finale con una corsa che ha sacrificato necessariamente molti aspetti. Un esempio su tutti: Cormac Hayes ha sottolineato più d’una volta che con Meredith c’era un appuntamento in sospeso prima del ricovero della Grey per il Covid e otto mesi dopo i due sembrano ancora fermi allo stesso punto, per non dire del fatto che la coppia apparentemente protagonista del finale, Maggie e Winston, non ha avuto nemmeno una scena di confronto se non quelle relative alle nozze.

Il finale di Grey’s Anatomy 17 non apre grandi interrogativi sulla prossima stagione, se non per l’esplorazione della crisi tra Amelia e Link, della maternità di Jo e di questa latente (e francamente molto blanda) attrazione tra la Grey e McWidow. Con la crisi sanitaria in via di risoluzione grazie alla campagna di vaccinazione, la nuova stagione perderà il suo tema dominante e dovrà trovare un altro core business, magari ampliando ancora di più lo sguardo sugli effetti sociali della pandemia.