Per dire addio al 2020, il team di Netflix Spagna e de La Casa di Carta ha optato per un pizzico di umorismo nel paragonare l’anno appena passato al personaggio più odioso e detestato della serie, Arturito. Certo, se la gioca con Tokyo, ma quello interpretato da Enrique Arce mette d’accordo proprio tutti come emblema di negatività.
Così, per dire addio al 2020 con un certo sollievo all’idea che sia finito, Netflix ha ideato un video di auguri in cui ripercorre l’anno appena trascorso paragonandolo alle azioni dell’ex direttore della Zecca di Stato nelle prime due stagioni, poi diventato influencer e life coach nelle due successive ma sostanzialmente rimasto un imbroglione senza spina dorsale.
Da un gennaio scoppiettante a una chiusura forzata fino alla paura di stare male, il parallelo tra l’anno terribile della pandemia e le gesta insensate di Arturito hanno il solo scopo di strappare un sorriso. Perché per il team de La Casa di Carta “il 2020 è come Arturito: inizia indifferente, continui ad odiarlo e finisci per ringraziarti di non vederlo più“.
Sarà quindi un piacere dire addio al 2020 e augurarsi un 2021 migliore, perché in fondo “niente può essere paragonato al 2020″, tranne, appunto, Arturito.
Il 2020 è stato anche l’anno in cui Netflix ha annunciato che La Casa di Carta si sarebbe conclusa con la quinta stagione: le riprese sono ancora in corso in Spagna, a Madrid e dintorni, e i dieci nuovi episodi della stagione finale non arriveranno prima del 2021 inoltrato. Intanto sta per nascere il primo remake della serie, prodotto in Corea del Sud sempre da Netflix, con un gruppo di autori e produttori locali. Non è chiaro se saranno annunciati spin-off de La Casa di Carta su uno o più personaggi della serie dopo che sarà distribuita in tutto il mondo la stagione finale.