Il testo della canzone di Gazzelle arriva a sorpresa e con qualche giorno di anticipo rispetto alla tabella di marcia annunciata. L’artista di Destri ha spiazzato tutti con Lacri-ma, già disponibile in streaming e in tutte le piattaforme digitali.
Il brano dà un seguito al successo anche alto di Destri, ora tra i singoli più ascoltati delle piattaforme di streaming. Lacri-ma è scritto a quattro mani con Federico Nardelli, che ne ha curato anche la produzione, e racconta dell’intricata storia d’amore vissuta con una ragazza senza poter stare al suo fianco.
Tutto particolare è il testo della canzone di Gazzelle, che riprende fino alla fine l’ultima sillaba della parola immediatamente precedente. E così, il suo ritorno a sorpresa non è solo curioso ma anche intricato, con un singolo che è un intreccio infinito sia nel racconto sia nella metrica.
Lacri-ma anticipa anche l’uscita del nuovo singolo annunciato per il 13 novembre e con il quale darà un assaggio del nuovo album che arriverà nei prossimi mesi. Recentemente, Gazzelle ha dichiarato: “Sono ancora in studio, scrivo seguendo le intermittenze del cuore. Il lavoro ha un’impronta già ben definita, ma ancora non so quando uscirà”.
La nuova musica di Gazzelle sarà presentata anche nel tour che l’artista ha annunciato per il 2021. Le date sono in programma per il 16 luglio all’Ippodromo Snai di Milano per la rassegna Milano Summer Festival e all’Ippodromo delle Cappanelle di Roma. Questo l’annuncio dei nuovi concerti: “Quella di oggi non è vera vita, non riesco a immaginare un futuro senza concerti”.
Tra le collaborazioni possibili, o quantomeno desiderate, potrebbe esserci anche quella con Emma. Di recente, l’artista salentina aveva risposto alla domanda di un fan, dicendosi pronta a un featuring con Gazzelle che aveva risposto con un cuore. Vi lasciamo con il testo della canzone di Gazzelle e con il suo audio.
Testo di Lacri-ma di Gazzelle
Mentre ti scende una lacri-ma non sai da dove vie-nerissimi gli occhi si sporca-non è come pensavi te
E ti fa un po’ male
Tutto si sposta, si muo-veloce come un uraga-non c’ero
Ti chiedo scusa
E non sapevo bene com’era
E mi fa un po’ male
Guarda che bella giorna-t’avrei tenuto vici-non potevo capi-respirami addosso ancora un po’, ti prego
Non riesco a mangiare
Mentre cammini per stra-da sola come un’astrona-verissima in mezzo alle stel-le mani tue sembrano fiumi
Che portano al mare
Perderti dentro la piog-già sono le otto di se-raccontami cosa volevi
Vivere non è poi male
Se ti sai asciugare
Guarda che bella giorna-t’avrei tenuto vici-non potevo capi-respirami addosso ancora un po’, ti prego
Non riesco a mangiare
Guarda che bella giorna-t’avrei tenuto vici-non potevo capi-respirami addosso ancora un po’, ti prego
Non riesco a mangiare