Arrivano novità più simboliche che sostanziali, in questi giorni, per quanto concerne lo sviluppo del 5G Iliad, almeno stando a quanto ho avuto modo di raccogliere oggi 10 ottobre. Di recente, infatti, abbiamo esaminato il mondo dell’operatore francese soprattutto dal punto di vista del marketing, evidenziando ad esempio che sia ancora lontana la possibilità di cambiare piano di riferimento come avrete notato con l’articolo apposito di alcuni giorni fa. Stamane, però, tocca tornare sul discorso delle antenne.
Antenne 5G Iliad: ancora proteste e rallentamenti
Le ultime notizie di un certo peso a proposito del 5G Iliad ci arrivano direttamente dal rione di Marghera, nel comune di Venezia, dove da circa un mese sono spuntate nuove antenne legate proprio all’operatore transalpino. Immediate le proteste e qualche centinaio di firme, al punto da arrivare a contattare il comitato veneziano chiamato “no antenne“. Chiaro, in tal senso, l’obiettivo di organizzare una sorta di protesta contro i recenti ripetitori che sono stati installati, ma più in generale contro quello che viene ritenuto un eccessivo inquinamento elettromagnetico.
Quello che probabilmente è ignorato dai residenti, in questo frangente, è un dettaglio cruciale. Con ogni probabilità, infatti, quell’antenna si trova lì in quanto Iliad pare abbia ricevuto l’assenso da parte dell’Ente Regionale per la Protezione Ambientale. Quest’ultima, infatti, secondo Universo Free ha effettuato tutti i test del caso, giungendo alla conclusione che non sono stati superati i limiti di onde elettromagnetiche imposti dall’attuale normativa qui in Italia.
Limiti ai quali devono sottostare tutte le compagnie telefoniche italiane e che, in questo caso, pare siano stati correttamente rispettati con le antenne 5G Iliad. Staremo a vedere quale sarà il nuovo capitolo sulla protesta per queste installazioni, in attesa di eventuali comunicazioni ufficiali da parte del suddetto operatore.