Problemi in arrivo per Iliad, soprattutto nel caso in cui l’operatore non dovesse essere in grado di soddisfare le richieste di AGCOM in un contesto molto specifico. Già, perché la notizia di oggi riguarda la decisione di diffidare ufficialmente l’azienda per non aver rispettato alcuni obblighi sollecitati a più riprese nei mesi scorsi. Per una volta, dunque, non si parla della tanto richiesta app Iliad, ad oggi mai realizzata da questa compagnia telefonica come vi abbiamo riportato a suo tempo, ma di una questione che a conti fatti risulta ancora aperta e che si rivolge alla sicurezza dei minori cui vengono intestate le singole SIM.
Bisogna fare i conti con una diffida ufficiale per Iliad da AGCOM a partire da oggi: gli scenari possibili
Secondo le informazioni venute a galla oggi 28 marzo, più in particolare, la diffida arrivata negli uffici Iliad in queste ore ha un’origine ben precisa, visto che non ci sarebbe stato il rispetto degli obblighi previsti dalla normativa vigente, in relazione alla cosiddetta pre-attivazione dei sistemi di Parental control sulle SIM intestate o riservate a minori. Tutto nasce dallla delibera n. 9/23/CONS, che a conti fatti si focalizza sulle linee guida a proposito dei tanto delicati “sistemi di protezione dei minori dai rischi del cyberspazio”.
Tradotto, questo vuol dire che Iliad non sia ancora in grado di dare le giuste garanzie ai genitori che hanno deciso di intestare SIM ai figli minori. Questi, nel dettaglio, potrebbero andare incontro alla visualizzazione di contenuti non adatti alla propria età ed al proprio percorso. Allo stato attuale, gli scenari potenziali per l’operatore sono due. Da un lato, Iliad ha a disposizione 60 giorni per adeguarsi al provvedimento di AGCOM, andando a soddisfare una volta per tutte la richiesta. In alternativa, si potrà impugnare tutto al cospetto del T.A.R. del Lazio.
Insomma, saranno settimane abbastanza calde per Iliad sotto questo punto di vista.