The New Mutants, recensione: un esperimento tristemente fallito

The New Mutants, che cerca di far incontrare il mondo dei supereroi con l'horror, si è rivelata un'enorme delusione: ecco la recensione

La recensione di The New Mutants

INTERAZIONI: 808

Gli appassionati di cinema e fumetti vedevano in The New Mutants un possibile nuovo e incoraggiante inizio per il franchise degli X-Men: una trilogia horror in cui viene svelata la conseguenza più oscura legata all’essere “mutante”, con un approccio diverso rispetto ai precedenti lungometraggi. Invece, il progetto diretto da Josh Boone si è rivelata un’occasione sprecata. Ispirato alla serie a fumetti Nuovi Mutanti – un’opera particolarmente apprezzata dai fan -, il lungometraggio è stato costretto a subire una lavorazione prolungata. Il film – le cui riprese sono iniziate nel 2017 – sarebbe dovuto uscire nel 2018, ma la produzione decise di rinviarlo al febbraio 2019 e poi al mese di agosto dello stesso anno. Infine, venne scelta come data d’uscita ufficiale il 3 aprile 2020, ma l’emergenza sanitaria ha congelato l’intera industria. Dopo una lunga e travagliata gestazione, il film è giunto sul grande schermo, portando con sé una grandissima delusione.

Un “horror” che non fa paura

Già dal primo trailer, il pubblico era convinto che si sarebbe presto trovato davanti a un cinecomic con ambientazioni oscure, personaggi controversi ed elementi tipici dei teen movie anni ’80, quasi un incrocio tra Stephen King e John Hughes.

L’opera è ambientata all’interno di un ospedale misterioso e oscuro, un richiamo al film Qualcuno Volò Sul Nido Del Cuculo. Non si può che apprezzare il lavoro del direttore della fotografia Peter Deming (che ha anche curato la fotografia nei sequel di Scream e nella serie TV I Segreti Di Twin Peaks), che è riuscito a concretizzare un’atmosfera horror in questa pellicola. In realtà, non c’è nessun momento realmente spaventoso, deludendo le aspettative create dai trailer. I jumpscare – tecnica utilizzata al cinema, in televisione e nei videogiochi per spaventare lo spettatore – sono stati limitati e quelli presenti sono estremamente prevedibili e poco paurosi. Sicuramente, non basta un’ambientazione misteriosa e oscura per assicurare l’etichetta di “film horror”.

The New Mutants: la storia dei giovani mutanti

La dottoressa Reyes.

La storia di The New Mutants si colloca in un periodo non ben definito: la presenza di Buffy The Vampire Slayer – una serie televisiva statunitense – nel televisore di una stanza all’interno dell’ospedale ci suggerisce che il film Marvel possa collocarsi tra la fine degli anni ’90 e l’inizio del 2000. La giovane Danielle Moonstar (Blu Hunt), dopo una violenta tempesta, si risveglia in un misterioso e oscuro ospedale. La ragazza è una mutante, ma non ha ancora capito quali sono i suoi poteri. Ad “aiutarla” – almeno apparentemente – nel suo percorso ci sarà la dottoressa Reyes (Alice Braga). La mutante incontrerà ben presto alcuni ragazzi che si trovano nella sua stessa situazione:

Come succede spesso nei film per teenager degli anni ’80, il gruppo cercherà di andare d’accordo per superare insieme le difficoltà.

Un cast nutrito, ma una storia raccontata male

Andando oltre il contesto principale – ovvero quello dei supereroi/mutanti – il film vorrebbe raccontare lo stato d’animo degli adolescenti che scoprono sé stessi durante un particolare periodo della vita, proprio come questi giovani mutanti cercano di scoprire e controllare i poteri con cui dovranno confrontarsi. In effetti, questo risvolto – che avrebbe certamente caricato di senso la pellicola – non è stato rappresentato in pieno. I personaggi, a causa di una sceneggiatura con alcune evidenti pecche, sono sviluppati poco: le storie di Illyana, Rahne e Samuel sono solo state accennate. Lo spettatore tende quindi a non legarsi ai personaggi, non sentendosi coinvolto nella storia.

L’interpretazione degli attori – che pur essendo giovani hanno già alle spalle diverse apparizioni sul grande e piccolo schermo – è pregevole. Il rapporto tra i protagonisti appare tuttavia innaturale ed è poco approfondito. L’opportunità offerta da questo progetto era quella di poter analizzare i mutanti adolescenti che scoprono ed esplorano i propri poteri, con le relative conseguenze psicologiche e sociali. Il risultato è invece stato esclusivamente un abbozzo del complesso quadro che il regista avrebbe potuto creare.

The New Mutants: una spiacevole conclusione

The New Mutants sarebbe potuto essere l’inizio di un nuovo ciclo, dopo gli alti e i bassi dello storico franchise dedicato ai mutanti della Casa delle idee. Il film rappresenta invece una deludente conclusione sottotono. Il regista di Logan – The Wolverine (James Mangold) aveva dimostrato, qualche anno prima, che i film dei mutanti fossero pronti per una radicale evoluzione, riuscendo a portare sul grande schermo un commovente e frenetico thriller. The New Mutants non riesce invece a spiccare il volo, restando in uno stato embrionale.

Non ci resta che scoprire quali saranno i piani di Disney per un eventuale futuro degli X-Men sul grande schermo. Difficilmente, considerando i risultati di questo film, ritroveremo questo team di mutanti interpretati dagli stessi attori.