Che i medical drama abbiano deciso di introdurre il Coronavirus nelle loro trame non stupisce: lo faranno Grey’s Anatomy, The Resident, New Amsterdam ed altri drammi medici, così come serie dedicate agli eroi del quotidiano, dai pompieri di Station 19 ai poliziotti e primi soccorritori di 9-1-1. Ma che anche gli showrunner di altre serie tv – non a tema medico o dedicate ai professionisti delle emergenze – abbiano deciso di introdurre la pandemia nelle loro trame non era affatto scontato, né doveroso.
Eppure molti produttori esecutivi hanno deciso di non ignorare la stretta attualità, di non far finta che esista un universo alternativo senza Covid-19, per serie che sono chiaramente ambientate nella contemporaneità e che con essa devono fare i conti. Contattati da The Hollywood Reporter e Entertainment Weekly, gli showrunner di diverse serie tv hanno spiegato perché faranno in modo di sviluppare le loro prossime stagioni con una nota di realismo legata al Covid-19.
Ad esempio, Greg Berlanti ha dichiarato che la terza stagione di You, appena entrata in produzione poco prima che scoppiasse la pandemia, ingloberà il Coronavirus nelle vicende dello stalker Joe Goldberg. Semplicemente, per Berlanti, “non affrontarlo non era un’opzione” perché c’è “un patto con il proprio pubblico in cui bisogna fare i conti con la vita reale“.
Lo stesso accadrà in Shameless, visto che “è impossibile fare una commedia satirica sui poveri che lavorano senza affrontare ciò che è accaduto e ciò che accadrà a quella comunità“, ha dichiarato perentorio John Wells.
E anche Tim Allen è sicuro che The Last Man Standing cercherà di essere “il più realistico possibile“, affrontando l’impatto sociale del virus e “le ripercussioni sull’economia” attraverso la storia dell’attività del protagonista.
Lo showrunner di Brooklyn Nine Nine Dan Goor ha confermato che la serie si chiederà come i protagonisti siano stati “colpiti dal virus e dalla pandemia sia come residenti di New York City che come primi soccorritori della città“. E anche i casi di The Good Fight potrebbero introdurre nella serie il tema del Coronavirus.
A fare satira sulla pandemia ci penserà Crub Your Enthusiasm: lo showrunner Jeff Schaffer ha puntato il dito contro i “tanti comportamenti aberranti” da smascherare, come quelli di “chi ha detto che stava in quarantena sui social ma chiaramente aveva un taglio di capelli nuovo ogni poche settimane“. La serie di Larry David promette di stimolare qualche interrogativo sulla retorica che ha circondato il fenomeno: “Solo perché le persone dovevano essere nelle loro case e tutti dicono di essere in isolamento, lo sono stati davvero?“.