Tutte le infelici vicissitudini del cast di Glee (ma non parliamo di “maledizione”)

Parlare di "maledizione" è malsano e irriguardoso, ma non si può negare che le vite di alcuni interpreti della serie siano state segnate da orrori e sfortune

Il cast di Glee

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[Aggiornamento 14/07/2020]

Qui i nostri approfondimenti sul ritrovamento del cadavere di Naya Rivera e le reazioni del cast di Glee e di altre star di Hollywood alla morte dell’attrice.

Parlare di maledizione sul cast di Glee è senz’altro irrispettoso nei confronti della sofferenza di chi ha perduto un familiare, un amico, un partner o un collega in così giovane età, e dà allo stesso tempo una sfumatura morbosa alla faccenda, quasi ci si aspettasse l’inevitabile incombere di una nuova tragedia su un altro degli interpreti della serie. Detto ciò, non si può negare che ad alcuni di essi siano toccati destini dolorosamente infelici, e che altri abbiano pagato lo scotto di azioni decisamente scorrette.

Il caso più recente riguarda la scomparsa di Naya RiveraSantana Lopez in Glee –, data per dispersa durante una gita in barca sul lago Piru con il figlio di quattro anni (qui i nostri aggiornamenti in tempo reale). Le forze dell’ordine della contea di Ventura, in California, non sono ancora riuscite a rintracciarla e hanno modificato la natura delle ricerche, passando da un’operazione di salvataggio a una di recupero del cadavere. Colleghi e fan sui social invitano a tenere viva la speranza, e ignorare invece i tabloid che approfittano di questo momento per stuzzicare una curiosità malsana verso i passati problemi di depressione e i disturbi alimentari dell’attrice.

Glee - Il film
  • Dianna Agron, Chris Colfer, Jessalyn Gilsig (Actors)
  • Ryan Murphy (Director)

La lunga striscia di eventi infausti per il cast di Glee è iniziata però a luglio 2013 con la morte di Cory MonteithFinn Hudson –, trovato senza vita a 31 anni in una camera d’albergo di Vancouver. L’autopsia ha permesso di attribuire le cause della morte a un mix di droghe e alla presenza di alcol ed eroina nel sangue dell’attore. L’evento è stato considerato accidentale, tuttavia Monteith conviveva con la dipendenza dall’alcol e dalle droghe fin dall’adolescenza e aveva trascorso lunghi periodi in cliniche di riabilitazione. La sua morte, avvenuta a cavallo fra la quarta e la quinta stagione di Glee, si è vista riflessa sullo schermo senza particolari approfondimenti nel corso della serie.

https://twitter.com/LeaMichele/status/314842154742710273
Glee: The Concert Movie [Edizione: Regno Unito] [ITA] [Edizione: Regno...
  • Dianna Agron, Darren Criss, Lea Michele (Actors)
  • Kevin Tancharoen (Director)

Al gennaio 2018 risale invece la morte del trentacinquenne Mark Salling, il Noah “Puck” Puckerman di Glee. Gli ultimi anni di vita dell’attore sono stati costellati da problemi giudiziari e battaglie personali. Nel 2013 è stato accusato di molestie sessuali da un’ex fidanzata; nel dicembre 2015 è stato arrestato per pedopornografia; nel settembre 2017 si è dichiarato colpevole per il possesso di materiale pedopornografico e ha accettato di scontare una condanna fra i quattro e i sette anni di carcere. Il suo suicidio è arrivato il 30 gennaio 2018, appena due mesi prima della data prevista per la sentenza definitva.

Tra il 2012 e il 2013 hanno perso la vita anche il marito trentacinquenne di Becca Tobin, apparsa occasionalmente in Glee nei panni di Kitty Wilde, e il quarantunenne Jim Fuller, aiuto-regista morto nel sonno dopo un ventennio a Hollywood, al lavoro su serie quali Monk, Weeds e It’s Always Sunny in Philadelphia. Nel 2018 Jesse Luken – interprete di Bobby Surette nella quarta stagione di Glee – è stato coinvolto in un grave incidente d’auto, e nel 2019 è stato arrestato e incriminato per guida in stato di ebbrezza.

Poco più di un mese fa, infine, si è aperto il vaso di Pandora delle polemiche su Lea Michele – la protagonista Rachel Berry – e il suo presunto razzismo nei confronti di alcune co-star di Glee. L’insorgere delle proteste del Black Lives Matter ha spinto infatti l’attrice Samantha Marie Ware Jane Hayward nella serie – a condividere la sua esperienza sul set e accusare Lea Michele di aver reso la sua vita un vero inferno. Ware ha ritwittato un commento di Michele alla morte di George Floyd e rimproverato alla collega le microaggressioni traumatiche che l’hanno spinta a riconsiderare la possibilità di una carriera a Hollywood.

[L’ho capito] fin dal primo giorno, quando ho cercato di presentarmi, ha raccontato Ware a Variety. Non c’è stato nulla di graduale. Non appena [Lea] ha deciso che non le piacevo, la cosa è diventata molto evidente. È iniziato tutto dopo la mia prima performance: non mi parlava, mi guardava dall’alto in basso, mi lanciava delle occhiatine, faceva dei commenti fra i denti, era sempre passivo-aggressiva. Le cose sono peggiorate col tempo.

Alcuni giorni dopo sono arrivate le scuse di Lea Michele, la quale ha commentato di ricordare diversamente la faccenda, ma di essere dispiaciuta di aver agito in modi che hanno ferito delle persone. Una delle lezioni più importanti di queste ultime settimane è che dobbiamo prenderci il tempo di ascoltare e imparare a conoscere le prospettive degli altri, e capire quale ruolo possiamo aver avuto o quello che possiamo fare per aiutare ad affrontare le ingiustizie di cui sono vittime.

Pare però che Ware non abbia accettato le scuse. È ancora Variety a raccogliere il suo commento deluso: Le sue scuse non hanno fatto altro che dimostrare che non ha imparato niente. Sto dicendo che Lea è razzista? No. Ha tendenze razzista? Penso che Lea manifesti i sintomi della vita in un settore costruito su misura per le persone bianche.

Per tutti gli aggiornamenti sul caso di Naya Rivera rimandiamo al nostro approfondimento.