Bufera nella sede legale Wind-Tre di Rho, dove in queste ore la Guardia di Finanza sta attuando perquisizioni e sequestri per attivazioni fraudolente di servizi a pagamento sui cellulari. Situazione alquanto problematica per l’operatore italiano che deve fare i conti con un’indagine piuttosto seria, dopo che gran parte dei clienti si sono ritrovati ad avere attivi dei servizi a pagamento non richiesti. Il continuo e costante addebito di servizi telefonici ai quali non avevano dato alcun tipo di consenso, ha iniziato ad insospettire la Guardia di Finanza, anche perché le lamentele da parte degli utenti sono state piuttosto martellanti.
La questione dell’attivazione di servizi a pagamento non richiesti con WindTre
Era evidente quindi che qualcosa di strano stesse avvenendo con la compagnia telefonica Wind-Tre, almeno stando alle segnalazioni pervenute dagli utenti. Nelle ultime ore la Guardia di Finanza non ha potuto fare altro che aprire un’indagine a riguardo. Sono quindi iniziate le procedure di rito, con perquisizione all’interno della sede legale dell’operatore italiano ed al momento sono circa una decina gli indagati. Non si tratta quindi di una notizia campata in aria e probabilmente molti utenti che stanno leggendo al momento questo post si sono ritrovati immischiati in questa fastidiosa vicenda, con addebito di servizi Wind-Tre assolutamente non richiesti.
Si parla di attivazioni fraudolente messe in atto da alcuni personaggi che lavorano all’interno della compagnia telefonica, danneggiando inevitabilmente tutta l’azienda. Parliamo di un danno di immagine e soprattutto economico non indifferente per Wind-Tre, con diversi utenti che immediatamente hanno richiesto il passaggio ad un altro operatore telefonico. Questa pratica di attivazioni fraudolente di servizi a pagamento sui vari cellulari non sembra però essere esclusiva di Wind-Tre, infatti in queste ore sono al vaglio anche Vodafone e Tim.
Dopo la questione rimodulazioni, da noi analizzata nelle scorse settimane, un’altra vicenda calda da analizzare sul fronte WindTre. Spesso gli operatori, quando chiudono un nuovo contratto, inizialmente forniscono gratuitamente alcuni servizi che però dopo qualche tempo diventano a pagamento e si riattivano automaticamente, deve essere poi l’utente a bloccare la riattivazione, altrimenti si ritrova con addebiti a sua insaputa per ogni mese.