Ci sono diverse questioni da tenere a mente a proposito del bonus 600 euro che in tanti aspettando dall’INPS in questi giorni. Dopo aver presentato la domanda nelle scorse settimane, infatti, circa il 30% di coloro che sulla carta sembrerebbero aver diritto a questo contributo sono ancora “in attesa di esito”. Nella giornata di ieri vi ho fornito alcune informazioni di massima in merito alla tempistica entro cui dovrebbe concludersi questo ciclo, considerando il fatto che non dovremmo andare oltre la fine del mese di aprile. Tuttavia, ci sono altri aspetti che non vanno sottovalutati.
Premesso che nei prossimi due mesi dovrebbero esserci altri bonus, questa volta di importo pari a 800 euro, è fondamentale non trascurare i casi di coloro che vanno esclusi da questo discorso. Una serie di paletti destinati a diventare più selettivi già da maggio, anche se al momento non si hanno informazioni certe sotto questo punto di vista. Nel frattempo, credo sia importante condividere coi nostri lettori alcune note a margine a proposito dell’erogazione del bonus 600 euro. Quello di aprile per intenderci.
Restituire il bonus 600 euro non è utopistico
Dando uno sguardo ai social, infatti, si ha la netta sensazione che una credenza popolare abbia preso piede tra gli italiani. Mi riferisco al fatto che l’aver già ricevuto il bonus 600 euro escluda a prescindere la prospettiva di dover restituire il contributo girato dall’INPS, dietro decreto del governo, a fondo perduto. Ecco perché è necessario chiedersi cosa possa avvenire nei prossimi mesi, perché il bonifico giunto sul vostro conto corrente ad oggi non vi mette a riparo da potenziali situazioni sgradevoli.
Nel vostro interesse, dunque, diventa fondamentale comprendere in quali circostanze potreste ritrovarvi nella condizione di dover restituire il bonus 600 euro, in modo che ognuno possa fare i propri conti. A tal proposito, il presupposto dal quale partire è che ci sarà una seconda fase durante la quale lo staff di INPS condurrà dei controlli per verificare che, già ad aprile, ciascun beneficiario abbia avuto effettivamente i requisiti per ottenere il pagamento in questione.
Il motivo? La particolare situazione che stiamo vivendo in Italia e nel resto del mondo, con la piena diffusione del Coronavirus, ha messo nelle condizioni anche lo staff di INPS di dover erogare diversi pagamenti in fretta. Cosa vuol dire questo? Probabile che tante domande non siano state analizzate con la giusta attenzione, ma fonti governative e proprio di INPS fanno sapere che ci saranno controlli anche post pagamento, per verificare che la vostra posizione sia in regola rispetto al decreto del governo Conte.
I tre casi per i quali dovrete restituire il bonus 600 euro
Nello specifico, la necessità di restituire il bonus 600 euro potrebbe crearsi in tre casi. Il primo si riferisce a coloro che hanno ricevuto il pagamento e che, al contempo, risultano iscritti anche ad altre forme previdenziali obbligatorie. Il secondo caso invece si concentra sugli utenti che sono titolari di una pensione diretta. In questo caso, secondo quanto riportato nel decreto, dovremo includere anche quella previdenziale di invalidità. Infine, non sono ammessi nella misura coloro che percepiscono il reddito di cittadinanza.
Come vi ho riportato in precedenza, è possibile che per errore tali soggetti abbiano ricevuto il pagamento in questi giorni, ma attraverso i controlli che verranno effettuati più in aventi si creeranno i presupposti per restituire il bonus 600 euro.
Ormai Inps e Tridico stanno cadendo nel ridicolo, anche se per noi c’è davvero poco da ridere!!
Adesso, dopo aver dato i famosi 600euro a tantissima gente senza controllare praticamente nulla e senza un criterio ben definito, chiedono la restituzione di questi soldi a chissà quanti…..
MA dico io, ma scherzano? Fare prima di pagare i controlli no eh??! Hanno lasciato a piedi tanta gente come me per dare soldi ai classici furbetti che ci han provato e cazzo ci sono pure riusciti!! Ma è davvero roba da non credere!!….
È tutto surreale
All’Inps conviene controllare anche molte categorie di lavoratori che hanno fatto domanda pur continuando a lavorare,ed hanno percepito il bonus.
Hai ragione, conosco persone che hanno preso i soldi pur continuando a lavorare, guadagnando pure di più!!
Ed altre a casa rimaste a zero!
Per le pensioni di invalidità è stato pubblicato un chiarimento a seguito del quesito posto da una Onlus dove viene indicato “chi percepisce il sussidio di invalidità non è escluso dal diritto dell’erogazione del bonus”