Netflix lavora già allo spin-off de La Casa di Carta, ma su quale personaggio?

Confermato il progetto di uno spin-off de La Casa di Carta, il protagonista sarà Berlino?


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Se ne parla già da un paio d’anni, ma la conferma dell’esistenza di un progetto di spin-off de La Casa di Carta è arrivata soltanto dalle parole del regista e produttore della serie Jesús Colmenar, intervenuto questo weekend insieme a Pedro Alonso, l’interprete di Berlino, ad una premiazione durante il Festival Internazionale del Cinema di Almería.

Secondo Colmenar, che fa parte della casa di produzione spagnola Vancouver Media, l’universo narrativo della serie si espanderà con uno spin-off de La Casa di Carta, che è già nei piani di Netflix nonostante la serie non sia ancora conclusa: la quarta stagione de La Casa de Papel è attesa a gennaio e una quinta dovrebbe entrare in produzione già nel 2020.

Parallelamente, ha confermato il regista, si lavora già all’idea di uno spin-off de La Casa di Carta focalizzato su uno o più personaggi della serie madre. Nessuna rivelazione sul titolo o sul soggetto della nuova serie, ma il candidato più gettonato è certamente Berlino, già oggetto di speculazioni su un potenziale spin-off all’indomani del finale della seconda stagione che mette in scena il suo sacrificio umano per la riuscita della rapina alla Zecca di Spagna.

Il fatto che Colmenar parlasse di uno spin-off de La Casa di Carta sedendo proprio accanto all’interprete Pedro Alonso, ha fatto immaginare alla platea che si trattasse proprio del protagonista del nuovo progetto di Netflix, ma il regista si è ben guardato dal fare annunci ufficiali sul soggetto della serie: “Quell’informazione ci costerebbe la vita” ha ironizzato di fronte al pubblico, aggiungendo poi che l’evoluzione di tutti i personaggi in termini di forza e di carattere quasi giustificherebbe “uno spin.off per ciascuno di loro“.

Certamente il personaggio di Berlino è quello che ha attirato su di sé le maggiori attenzioni (positive e negative, visti i suoi tratti di misoginia e ferocia, in parte attenuati nella terza stagione in cui appare solo nei flashback) e resta lui il papabile protagonista di uno spin-off, magari sulla sua storia personale fatta di quattro matrimoni, un legame di sangue con Il Professore, una malattia terminale ereditata dalla madre. Ma non è da escludere che si decida di declinare al femminile lo spin-off de La Casa di Carta, con protagonista Tokyo (Úrsula Corberó), già voce narrante della serie originale, o Nairobi (Alba Flores), se dovesse sopravvivere all’attentato ordito dall’ispettrice Alicia Sierra (Najwa Nimri) che l’ha lasciata in fin di vita nell’ultimo episodio della terza stagione.

Più difficile che si pensi ad uno spin-off sulla figura del Professore, l’ideatore delle rapine Sergio Marquina, visti gli impegni su altri set dell’interprete Alvaro Morte: l’attore sarà nella nuova co-produzione internazionale The Head ed è ormai uno dei volti più gettonati in Spagna e non solo, senza contare che vorrà certamente smarcarsi dall’iconico ruolo di protagonista de La Casa de Papel, nonostante abbia lasciato intendere che parteciperà all’eventuale quinta stagione.

Intanto, secondo Colmenar, il pubblico potrà godersi in pieno La Casa di Carta 4 che “sarà più dura per lo spettatore” perché emotivamente molto coinvolgente, “qualcosa in più stile Breaking Bad“. Come aveva già dichiarato il creatore della serie Alex Pina, i nuovi episodi saranno più incentrati sull’emotività dei personaggi che sull’azione fine a se stessa.