The Crown 3 ha già vinto la sfida della critica, il cast brillante e la sceneggiatura elegante nascondono le crepe

The Crown 3 promossa dalla critica alla vigilia del debutto su Netflix previsto il 17 novembre: nonostante il cambio di cast la serie si conferma sontuosa


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Mancano ancora diversi giorni al debutto di The Crown 3 su Netflix, disponibile dal 17 novembre, ma le prime recensioni entusiaste da parte della critica inglese sembrano già anticipare un sicuro successo di pubblico.

The Crown 3 su Netflix avrà il compito di non far rimpiangere il cast delle prime due stagioni, completamente stravolto per lasciare spazio ad interpreti più adulti che mostrino le vicissitudini dei Windsor dagli anni Sessanta in poi.

Su tutti, ad attirare l’attenzione è il premio Oscar Olivia Colman, che sostituisce il premio Emmy per il ruolo di Elisabetta II Claire Foy: la più matura sovrana, superati brillantemente i primi decenni di regno, deve ora fare i conti con una società molto diversa da quella del primo dopoguerra, in cui lo sviluppo economico, i relativi periodi di crisi e la crescita di una società sempre più progressista minano le fondamenta del concetto stesso di nobiltà.

Olivia Colman è promossa a pieni voti nel ruolo della regina Elisabetta nelle prime recensioni di The Crown 3 su Netflix: The Telegraph ne ha evidenziato l’abilità nel calarsi nel ruolo della sovrana e quella di comunicare stati d’animo diversi con un solo sguardo sin dal primo episodio, che si conclude con una scena particolarmente emblematica della sua espressività. The Times ne sottolinea la capacità di mostrare anche la vulnerabilità del personaggio, che poi è il vero segreto di questa serie, l’approfondimento psicologico sugli aspetti più privati della personalità dei protagonisti, nel tentativo di mostrare le persone che stanno dietro le istituzioni. Apprezzati nei loro ruoli – pur con qualche riserva – anche Tobias Menzies, che interpreta il riluttante Principe Filippo, ed Helena Bonham Carter, nei panni della Principessa Margaret, sorella minore della Regina in eterna competizione con lei.

In generale la critica inglese ha accolto positivamente la nuova stagione: il Mirror ha parlato di un ritorno maestoso” per la serie di Peter Morgan, che alle prese con la storia più recente del Regno cerca di bilanciare fatti reali con ricostruzioni di vicende familiari in cui inevitabilmente la fiction prende il sopravvento sulla storia. Secondo The Indipendent, “Morgan inizialmente sembra non sapere bene cosa fare con le sue magnifiche caricature“, ma il racconto resta un buon mix di ricostruzione storica e licenza artistica. Per il Guardian, la sceneggiatura di The Crown proprio “come i reali stessi, è così sicura di sé e così ingegnerizzata con precisione da non lasciar notare i suoi difetti“. Una capacità, quella dello showrunner, che permette alla serie di superare anche qualche inevitabile impasse nella complessa operazione di dover semplificare in una drammatizzazione televisiva una sequenza così lunga e complessa di eventi storici: “La sceneggiatura di Peter Morgan è sempre efficiente con un tocco di eleganza, ma alcune scene sono ridotte alle frasi più banali” fa notare il Financial Times, che sottolinea qualche calo di tensione nel racconto di questo terzo capitolo.

L’arrivo di The Crown 3 su Netflix aprirà una nuova fase per la serie, che manterrà lo stesso cast per la terza e quarta stagione (già in produzione). Il progetto di Morgan di raccontare la storia del regno di Elisabetta II dovrebbe concludersi con una quinta stagione, che potrebbe vedere una nuova operazione di recasting con l’arrivo di Helen Mirren nei panni della longeva monarca inglese. L’attrice ha già interpretato una regina nella miniserie Elizabeth I ed è attualmente protagonista del period drama di Sky Caterina La Grande nei panni dell’imperatrice russa, ma è già stata indicata da Peter Morgan come prima scelta per la stagione finale di The Crown, che dovrebbe raccontare gli anni Novanta/Duemila del regno.

Intanto il debutto di The Crown 3 su Netflix è fissato al 17 novembre, con grandi aspettative per questa serie che è innanzitutto un grande spettacolo visivo nella ricostruzione di ambienti, personaggi e vicende storiche: un’operazione sontuosa che il pubblico appassionato della serie non potrà non continuare ad apprezzare nonostante i grandi cambiamenti nel cast.