Donald Trump attacca Bruce Springsteen per il suo endorsement a Hillary Clinton durante la campagna elettorale nel 2016

Il presidente degli Stati Uniti aveva già criticato il Boss nel 2012 per il suo supporto a Barack Obama


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Se Donald Trump attacca Bruce Springsteen ci troviamo, a questo giro, a un capovolgimento del dissing tra il rock e il presidente degli Stati Uniti. In questi mesi abbiamo assistito agli attacchi di Tom Morello, Rolling Stones, REM, Taylor Swift, Rihanna e Nickelback, ma durante un comizio che l’inquilino della Casa Bianca stava tenendo a Minneapolis, nel Minnesota, si è capovolto lo scontro. 

Durante il suo intervento suonavano le note di Purple Rain di Prince, e la Prince Estate ha subito fatto notare che tra la fondazione e Donald Trump era stato siglato un accordo tra le due parti in cui si faceva divieto al presidente americano di far ricorso alla musica del cantautore scomparso nel 2016. La Prince Estate, infatti, ha risposto con un tweet in cui riportava il testo dell’accordo firmato con il presidente: “Il presidente Trump ha riprodotto Purple Rain di Prince stasera durante un evento della campagna a Minneapolis, nonostante abbia confermato un anno fa che la campagna non avrebbe usato la musica di Prince. La Prince Estate non darà mai il permesso al presidente Trump di usare le canzoni di Prince”.

Oltre ad aver violato l’accordo con la Prince Estate, Donald Trump si è scagliato contro Beyoncé, Jay-Z e Bruce Springsteen, “colpevoli” dell’endorsement che i tre artisti diedero a Hillary Clinton durante la campagna elettorale del 2016. Il presidente americano si è pronunciato con queste parole: “Non ho avuto bisogno di Beyoncé, di Jay-Z e del piccolo Bruce Springsteen. Quest’ultimo suonava due canzoni e se ne andava, e con lui se ne andava il pubblico. Hillary Clinton sta ancora parlando alla solita pessima folla. È la cosa più folle che io abbia mai visto”.

Lo scontro ideologico tra le due parti non è nuovo dal momento in cui il Boss, nel 2018, aveva descritto Trump come pericoloso e ancora prima, nel 2012, Trump lo aveva attaccato per il suo supporto a Barack Obama

Quest’anno, ancora, Donald Trump attacca Bruce Springsteen per arringare la folla e lo descrive come “piccolo”, con il preciso intento di sminuire la sua importanza artistica e il suo pensiero politico e sociale.