Si è conclusa con grande soddisfazione la prima esperienza dal vivo di Giacomo Spedicato coi Negramaro: il chitarrista 23enne è subentrato in corsa a suo fratello Lele quando, lo scorso gennaio, è parso chiaro che quest’ultimo non avrebbe potuto affrontare un impegnativo tour nei palazzetti prima di vedere definitivamente conclusa la sua riabilitazione dopo l’emorragia cerebrale che l’ha colpito a settembre.
Nonostante la giovane età, con impegno e passione, il più piccolo degli Spedicato è riuscito ad integrarsi perfettamente nel gruppo del quale evidentemente conosceva già a menadito tutte le canzoni e non ha avuto difficoltà ad affrontare palcoscenici per lui inediti, esibendosi di fronte a decine di migliaia di persone ogni sera, 235mila in totale per le date di Amore che Torni Tour Indoor 2019.
Entrato nel gruppo in sordina come sostituto temporaneo di Lele, è riuscito a conquistare un suo spazio, ad avere i suoi momenti da solista come tutti gli altri musicisti della band (ad esempio con l’assolo di chitarra sulle note di Attenta), ed è stato accolto con calore da un pubblico non l’ha mai avvertito come un elemento estraneo rispetto alla storia dei Negramaro.
Per tutte queste ragioni il suo bilancio di questa esperienza è più che positivo: un “piccolo percorso“, lo definisce Giacomo Spedicato a tour concluso, ma in “una grande famiglia fatta di musica e passioni“, quella del pubblico dei Negramaro che lo ha accolto “a braccia aperte” (qui la nostra recensione del concerto dei Negramaro a Roma).
Il suo bilancio è un passaggio di testimone al fratello maggiore, che è apparso più volte sul palco del tour in diverse date per esibirsi con Giuliano Sangiorgi sulle note del brano Cosa c’è dall’altra parte a lui dedicato, e che riprenderà il suo posto nella band nei prossimi progetti dal vivo che potrà affrontare dopo essersi completamente ristabilito.
Lele Spedicato appena terminato la sua riabilitazione a Roma ed è tornato a vivere in Salento con la moglie Clio e il loro bambino. Proprio nella loro casa salentina, mentre si allenava in piscina, Spedicato era stato colto da malore sei mesi fa, finendo in terapia intensiva per quattro settimane. Poco dopo, è nato il suo primo figlio Ianko.