Si spiega finalmente l’embargo di Al Bano dall’Ucraina, recentemente inserito in una lista di 147 persone che non sono gradite dal Ministero della Cultura dello stato dell’Est Europa.
L’artista di Cellino San Marco è stato immediatamente raggiunto da Valerio Staffelli per un immancabile Tapiro d’Oro come nemico pubblico numero uno dell’Ucraina ed è in questa occasione che l’artista ha spiegato il motivo per il quale sarebbe stato inserito in una black list di personaggi sgraditi e pericolosi per la sicurezza nazionale.
Al Bano non ha mai nascosto la sua vicinanza a Vladimir Putin, dichiarando di averlo sostenuto anche in tempi non sospetti e nei quali non era detestato da gran parte del mondo. Carrisi è stato anche l’unico artista a esibirsi al ricevimento per i 100 anni del Kgb, ingaggio che ha vissuto come un onore per la sua carriera.
I motivi dell’inserimento in black list sono presto rivelati: “Forse pensano che la mia voce sia una bomba”, ha detto Al Bano, e mai nessuna spiegazione poteva essere più limpida di quella fornita dall’artista pugliese, ospite anche della prima puntata di Live – Non è la d’Urso, alla quale ha partecipato con Loredana Lecciso e i due figlia Bido (diminutivo di Al Bano Junior) e Jasmine.
In queste ore trascorse dall’annuncio del Governo, Al Bano ha cercato di fare il disinvolto con battute e spiegazioni divertenti, ma in diretta su Canale5 ha continuato a ribadire di non essere un terrorista, tornando sull’argomento più e più volte e dimostrando di essere rimasto toccato dalla scelta di inserirlo in una black list che gli impedisce l’ingresso allo stato estero.
Ed è proprio la parola terrorista che non è stata digerita da Al Bano, che continua a professarsi come un cantante di pace: “Passi la black list, ma terrorista proprio no”. Per il momento, Carrisi rimane inserito nella lista nera di nemici principali della sicurezza dello stato ucraino.
Come avrà reagito il "pericolosissimo" Al Bano?
Valerio StaffelliPubblicato da Striscia la notizia su Martedì 12 marzo 2019