Bones 12 debutta su Fox, negli Stati Uniti, il 3 gennaio col primo episodio dell’ultima stagione: i protagonisti David Boreanaz ed Emily Deschanel hanno concluso poche settimane fa la loro esperienza sul set, dopo oltre un decennio nei panni dell’antropologa forense Temperance Brennan e dell’agente speciale dell’FBI Seeley Booth. La serie si congeda dal pubblico con un finale che potrebbe non essere definitivo, visto che i produttori esecutivi non disdegnano l’idea di un revival, ma per ora si tratta dell’ultimo capitolo delle avventure del team del Jeffersonian.
I due protagonisti hanno parlato dell’addio alla serie in un’intervista a USA Today: sul set di Bones sono cresciuti entrambi come attori e registi, visto che Boreanaz ha diretto diversi episodi nel corso degli anni, mentre la Deschanel esordisce alla regia con l’episodio The Hope in the Horror, première di Bones 12.
Boreanaz ha diretto anche l’episodio finale della serie, facendo in modo che la sua co-star terminasse le riprese circa un giorno prima di quanto previsto, ma senza avvertirla del cambio di programma.
Nell’intervista, la Deschanel ha spiegato che la fine delle riprese è stata molto emozionante per lei, soprattutto perché non sapeva che sarebbe stato l’ultimo giorno sul set.
Ero molto emozionata, e non sapevo che sarebbe stata la fine. Pensavo che avrei lavorato anche il giorno successivo: è stato un po’ uno shock, onestamente, e mi sono ritrovata in una pozza di lacrime.
David Boreanaz ha raccontato l’esperienza di Bones come un lungo viaggio per i protagonisti Booth e Brennan, entrambi cambiati nel corso della serie per la reciproca influenza che hanno avuto l’uno sull’altra.
Booth ha insegnato a lei la compassione e l’amore per gli altri, che bisogna prendersi del tempo e non parlare senza pensare. Le ha insegnato a vedere le persone per chi sono, non per quello che sono. Lei era sempre molto razionale, così ha dato spazio alla sua forza vitale. Per Booth, si è trattato di essere in grado di riconoscere gli aspetti scientifici del lavoro che stava facendo. Booth non si è innamorato solo di lei, ma della sua determinazione e della passione nel trovare l’assassino o nel portare a termine il suo lavoro.
Anche il produttore esecutivo Stephen Nathan ha sottolineato come la costante di Bones sia stata l’evoluzione del rapporto tra Brennan e Booth, passati da collaboratori in costante contrasto per le loro opposte visioni della vita a marito e moglie con due bambini lungo le 12 stagioni.
L’arco narrativo di Booth e Brennan è stato davvero il più gratificante. C’era qualcosa di così graduale e onesto nella loro evoluzione come individui e come coppia. Non c’era bisogno di forzare o avere fretta. (…) Avevano bisogno di stare insieme.