L’arrivo di Vis a Vis 3 su Netflix dal 30 agosto, a stretto giro rispetto alle due stagioni precedenti, rappresenta una delle novità più attese tra i titoli della piattaforma di fine estate.
Tra le sorprese più gradite approdate su Netflix negli ultimi mesi, la serie spagnola nata dai creatori de La Casa di Carta Àlex Pina ed Esther Martínez Lobado – che in parte ne riproduce alcuni stilemi narrativi – sta ampliando la sua platea internazionale dopo aver avuto fortune alterne in Spagna.
Proprio come La Casa de Papel (passata piuttosto inosservata sulla tv generalista spagnola), Vis a Vis ha avuto due stagioni su Antena3 e due su Fox, che ora ne produrrà uno spin-off dedicato ai due personaggi principali.
La terza stagione è ambientata nel nuovo carcere di Cruz del Norte, dove parte delle detenute vengono spostate per sovraffollamento, e vede ancora protagoniste le nemiche giurate, ma anche alleate all’occorrenza, Macarena Ferreiro e Zulema Zahir (Maggie Civantos, già vista ne Le Ragazze del Centralino, e Najwa Nimri, ora anche ne La Casa di Carta). La prima si è trasformata da ingenua trentenne finita per amore in un guaio più grosso di lei a boss del carcere capace di organizzare rivolte e stabilire gerarchie di potere; la seconda, dopo aver tentato in ogni modo di ottenere la semilibertà trattando con la polizia in un caso di scomparsa di una minorenne è finita in coma dopo le torture subite da Macarena perché fornisse le sue informazioni senza nulla in cambio.
Attorno a loro continuano a ruotare le vicende delle altre detenute: Rizos (Berta Vázquez), innamorata di Macarena ma anche legata alla sua ex, la gitana Saray (Alba Flores, la Nairobi de La Casa di Carta), ha ottenuto la semilibertà circuendo un esaminatore alla sua prova scritta per il diploma. In attesa di un figlio dopo un abuso sessuale avvenuto mentre era incosciente, Saray deve affrontare in carcere la sua gravidanza e le conseguenze del fatto di non essere incinta di suo marito. Sole (María Isabel Díaz) ha sposato il vedovo della donna da cui ha ricevuto un trapianto di cuore, ma per una vendetta interna l’uomo è morto subito dopo le nozze per mano di un sicario di Anabel (Inma Cuevas), la feroce trafficante di droga all’interno del penitenziario ora finita sotto scacco di una boss della mafia cinese nel nuovo carcere. Tere (Marta Aledo) combatte contro un’atavica tossicodipendenza. L’agente di sicurezza del penitenziario Fabio (Roberto Enríquez), innamorato della protagonista, prova ad aiutarla ad alleviare la sua posizione penale, mentre il viscido medico del carcere Sandoval (Ramiro Blas), abusatore seriale delle detenute, è riuscito ad ottenere il posto di direttore di Cruz del Sur sottraendolo a Miranda (Cristina Plazas) dopo averla circuita e sodomizzata.
Tra le new entry della terza stagione, Itziar Castro interpreta Goya, detenuta dal fisico possente che avrà scambi molto interessanti con Zulema, Huici Chiu è Akame, un’esponente della mafia cinese che prova a imporre le sue regole a Cruz del Norte, Ana Marzoa interpreterà Pruden, prigioniera moglie di un narcotrafficante che creerà con Sole un legame di fiducia. Nuovi ingressi anche sul fronte delle forze dell’ordine: Irene Anula è Nerea, una viceispettrice di polizia dall’aspetto mascolino a cui Castillo affida le indagini sull’omicidio di una guardia penitenziaria, ancora una volta una figura femminile alle prese con un ambiente maschilista come quello della polizia in cui farsi valere rompendo gli schemi precostituiti. Ruth Díaz interpreta Mercedes Carrillo, una politica corrotta, Adriana Paz sarà Altagracia, una nuova agente di Cruz del Norte dal pugno di ferro e dai metodi per nulla democratici. Tra i nuovi volti maschili Joaquín Notario è Frutos, un agente penitenziario gentile, ottimista e convinto sostenitore del reinserimento delle detenute, e Javier Lara, interprete di Bruno, psicologo e membro del comitato di valutazione della prigione.
La quarta stagione di Vis a Vis arriverà su Netflix a settembre.