Sta prendendo forma una vera rivoluzione per il servizio di messaggistica più utilizzato al mondo. Le novità AI (dunque le funzioni di intelligenza artificiale) sono già a disposizione dei primi utenti, almeno in alcuni paesi del mondo. Come sottolinea anche WABetaInfo, si potranno ottenere le più svariate informazioni attraverso delle semplici domande, anche le più particolari e variegate.
Come visibile anche nell’immagine di apertura articolo fornita sempre da WABetaInfo, WhatsApp sta implementando l’integrazione di Meta AI nella barra di ricerca. L’operazione sta avvenendo solo in alcuni paesi e soprattutto unicamente nel caso la lingua del servizio sia settata su quella inglese. Oltre a questo metodo per fare richieste, si segnala poi che (specificatamente in India) è presente una determinata barra per ospitare il chatbot Meta. Sul piatto sono stati messi dunque due diversi approcci di test. L’obiettivo è quello di valutare il coinvolgimento e le preferenze degli utenti riguardo all’accessibilità di Meta AI. Una volta raccolti tutti i feedback, si potrà procedere all’ottimizzazione del servizio e dunque proporlo in una sua chiave definitiva.
Cosa si potrà chiedere tramite le funzioni AI in WhatsApp? Come già riferito, le tipologia di richieste possono essere le più diverse per soddisfare una curiosità, un’esigenza formativa o semplicemente per passare del tempo e divertirsi. Oltre ciò, esistono pure degli argomenti suggeriti da Meta AI tramite la barra di ricerca o la specifica conversazione (dunque chat) Meta AI. I consigli sono sempre generati in modo casuale e non sono influenzati da informazioni specifiche dell’utente. Insomma, non c’è alcuna conservazione di dati personali per fini poco chiari. Dunque le domande con cui gli utenti si interfacciano alle chatbot Meta restano del tutto personali, così come (nonostante il grosso cambiamento in atto) anche i messaggi e le chiamate private rimangono crittografati end-to-end, come sempre.