Cosa sono le terre rare e come mai sono così importanti? Nelle ultime ore non si fa che parlarne, a seguito della notizia fornita dal gruppo minerario svedese LKAB relativa alla scoperta del più grande giacimento europeo delle specifiche risorse. L’area geografica esatta in cui potrebbero essere estratte proprio le terre rare è quella della regione di Kiruna, nel nord della Svezia. Si stima allincirca un milione di tonnellate di metalli a disposizione.
Cosa sono le terre rare
Capiamo subito cosa sono le terre rare e a cosa servono. Queste sono un gruppo di ben diciassette elementi chimici che includono il cerio (Ce), il disprosio (Dy), l’erbio (Er), l’europio (Eu), il gadolinio (Gd), l’olmio (Ho), il lantanio (La) e ancora il lutezio (Lu), il neodimio ( Nd), il praseodimio (Pr), il promezio (Pm) e infine il samario (Sm), lo scandio (Sc), il terbio (Tb), il tulio (Tm), l’itterbio (Yb) e l’ittrio (Y).
Tutti gli elementi chimici appena indicati sono naturalmente sconosciuti ai più. Meglio dunque concentrarci sull’utilizzo di questi metalli. Essi sono indispensabili per la produzione di smartphone, televisori, computer, batterie, generatori di turbine eoliche ma anche pannelli fotovoltaici. Il loro impiego è dunque fondamentale per garantirci l’utilizzo quotidiano della tecnologia, oltre che pure per favorire la transizione ecologica verso fonti di energia rinnovabile.
Il grosso impatto
A fronte dell’estrema importanza delle terre rare, c’è da dire che la loro estrazione comporta un forte impatto ambientale nei termini della distruzione delle biodiversità nelle aree dei giacimenti e soprattutto inquinamento idrico causato dalle procedure di filtraggio necessarie durante il processo di estrazione.
Attualmente, i più grandi giacimenti di terre rare si trovano in Cina, ma anche in Brasile e Russia. La scoperta svedese potrebbe garantire una discreta autonomia europea delle risorse così preziose, dopo anni di dipendenza assoluta soprattutto dal territorio asiatico.