Per cogliere il senso di Sotto Voce di Shari è sufficiente l’abbandono. La voce della giovanissima cantante classe ’02, nonché della scuderia di Salmo, si muove nel fluido di un arrangiamento che accosta la ballata urban alla malinconia delle riflessioni notturne, nell’unico momento della giornata in cui la testa di un creativo, anziché riposare, accende tutte le turbine dalle quali nascono i turbamenti esistenziali.
Ma Sotto Voce di Shari, tuttavia, non si perde nell’autocommiserazione banale delle frasi appuntate sul diario. Con questo brano l’artista di Gorizia si presenterà insieme ad altri 11 giovani talenti alla finale di Sanremo Giovani 2022 che si terrà in prima serata su Rai 1 il 16 dicembre. 3 di loro avranno accesso alla gara del Festival di Sanremo 2023 nella categoria dei Campioni.
Nel testo di Sotto Voce di Shari, la protagonista si trova di fronte ad una porta che no ha il coraggio di aprire, dunque vi guarda attraverso dal buco della serratura.
Alle spalle, da ciò che racconta con il canto, un incidente nel quale avrebbe perso la vita. Ora Shari si osserva dall’alto e assiste a tutte le conseguenze della sua morte. L’incertezza del futuro è un tema ricorrente nella produzione della giovane artista. In Flop di Salmo, infatti, Shari duetta con il rapper sardo sulle note de L’Angelo Caduto, un brano struggente che suona come un dialogo tra due innamorati da due dimensioni, una delle quali è l’aldilà.
Ciò che emerge in Sotto Voce di Shari è la straordinaria capacità vocale dell’artista, capace di mantenere il controllo del fiato limitandosi a un bisbiglio sofferto che accompagna l’ascolto in un mondo parallelo, quasi etereo, dal quale osservare chi rimane sulla terra insieme all’artista.
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Testo
Parlo sotto voce
e penso a troppe cose
e quando urlo nome
poi perdo la voceSono davanti ad una porta
che mi fa uscire dal mondo
c’è scritto exit sopra
ed è qui in mezzo al cielo
la sfioro d’istinto la guardo
e sto qui seduta e penso
c’ho il parabrezza rotto, un ex fidanzato
una famiglia che mi sta troppo addosso
ma ci saranno solo loro al mio funerale
nient’altro
mi mancherà sicuramente il mio cane
chissà se mi riconosce poiE parlo sotto voce
e penso a troppo cose
e quando urlo il tuo nome
poi perdo la voceHo deciso ma se la apro solo ogni tanto
sbircio dalla serratura
e dico che mi ci hanno spinta dentro
tanto cosa mi perdo
tanto non mi ci perdo
posso tornare quando voglio
non succede nienteE vedo mamma in lacrime
che non mi riconosce
mia sorella fa fatica a parlarmi
non mi conosce
mio padre che ne sa di me
e quel ragazzo che mi guarda da lontano
lui chi è
non ho niente attorno
sono lontani tutti
non ho fatto un ca**o
ho i sogni tutti distrutti
non non li ho vissuti
e il parabrezza è ancora rotto
quella porta mi ha distolta da tutto
ma in realtà ha distortoE parlo sotto voce
e penso a troppe cose
e quando urlo il tuo nome
poi perdo la voceoh oh oh oh
oh oh oh oh
oh oh oh oh
oh oh oh oh