Nell’assoluta magnificenza della Cappella del Tesoro di San Gennaro, il numeroso pubblico accorso ha partecipato nei giorni scorsi al raffinato concerto solo piano di Antonio Fresa, conla straordinaria partecipazione canora di Pietra Montecorvino. È stata una eccezionale occasione per ascoltare le bellissime musiche che il compositore napoletano ha dedicato al santo composte ad hoc per la colonna sonora della nuova audioguida, prodotta da D’Uva, l’azienda che da ottobre 2021 gestisce il Tesoro di San Gennaro.
“La Real Cappella del Tesoro di San Gennaro rappresenta una grande storia di devozione tra un Santo ed il popolo e contiene lo scenario di 500 anni di storia partenopea, in cui la musica ha svolto un ruolo fondamentale, soprattutto tra il Seicento ed il Settecento. – spiega Antonio Fresa – da sempre la produzione di musica originale, di messe, di cantate e componimenti che accompagnavano la vita liturgica della città, era affidata a compositori di primissimo piano. Suonare nel luogo dove molti di questi componimenti furono eseguiti per la prima volta rappresenta la grande opportunità di ricordare a me stesso e a tutti coloro che vorranno ascoltare il mio concerto che la musica è vita, è storia delle nostre culture e delle nostre religioni”.
Avvolti dalle preziosità della Cappella e con lo sguardo rivolto principalmente a San Gennaro e alle numerose statue di Santi, la musica di Antonio Fresa – pianista, compositore e direttore d’orchestra – ha catturato completamente e soavemente il pubblico trasportandolo in un viaggio emozionante tra le storie note e meno note del Tesoro e della vita del Patrono di Napoli.
Fresa da sempre appassionato autore di musica evocativa per le immagini, ha incantato il pubblico con una vera e propria soundtrack experience, spaziando fra influenze classiche e contemporanee, sonorità minimali e frammenti dal colore jazzistico, fino alle colonne sonore scritte per il cinema. L’artista ha infatti suonato alcune delle composizioni più rappresentative scritte per “Un Tesoro di audioguida”, l’originale supporto del museo che da giugno 2022 accompagna il pubblico nella visita degli spazi espositivi.
Nel corso della sua carriera, inoltre, ha firmato la colonna sonora di oltre 20 film per il cinema e la tv prodotti in Italia, Argentina e Francia. Nel 2018, nominaton come miglior musicista ai David di Donatello e ai Nastri D’Argento per il film “La Gatta Cenerentola”. Per la colonna sonora originale del film “L’arte della felicità”, ha vinto nel 2014 il “premio EFA” come miglior lungometraggio d’animazione. Fresa suona e si esibisce come pianista e ha collaborato con molti artisti tra cui Stacey Kent, Omara Portuondo, Carl Anderson, Ornella Vanoni, Joe Barbieri, Bungaro e Nino Buonocore. Ha diretto l’Orchestra di Sanremo come arrangiatore e autore del brano “Imparare ad Amarsi” con Vanoni, Bungaro, Pacifico. Nel 2020 l’Orchestra del Teatro La Fenice di Venezia ha eseguito e registrato uno dei suoi lavori “The Borges Labyrinth, a soundtrack experience” sotto la sua direzione.
A seguire, a riecheggiare in tutta la Cappella del Tesoro la voce straordinaria di Pietra Montecorvino nell’interpretazione solenne di “San Gennaro mio putente”, la composizione che ricorda la litaniae la supplicacon cui le “parenti” di San Gennaro si rivolgono al Santo perché compia il miracolo. Con la sua originale intonazione roca, ha attraversato la Cappella del Tesoro in una sorta di omaggio alla sua bellezza monumentale. Fresa ha accompagnato al piano la cantante in alcune interpretazioni dei brani classici della musica napoletana per finire al suo immancabile successo “Nuie simm d’o Sud”.
Con il brano “Le ampolle” il compositore dedica la sua musica alla storia di Eusebia, nutrice del Santo,che raccoglie il Sangue di San Gennaro nella desolazione della Solfatara dopo la sua decapitazione, mentre con ‘O Rre scugnizzo” immergerà gli spettatori nella tradizione, nella cultura cosmopolita e nel folklore napoletano, per proseguire poi con “1527” che ricorda la data del 13 gennaio del 1527, quando il popolo napoletano si impegnò solennemente con il voto nel “contratto” tra Napoli e San Gennaro. Il brano più intimo “Jordano fecit” metterà in relazione il compositore con chi ascolta, quasi fosse a sussurrare, una nota alla volta, il dispiegarsi della narrazione musicale.
Le musiche dell’audioguida sono disponibili su cd, prodotto da D’Uva con Adesiva Discografica, in vendita presso il bookshop del museo e nei negozi di dischi grazie a Self Distribuzione e su tutte le piattaforme digitali di streaming e download – Tesoro di San Gennaro, a Soundtrack Experience, con le composizioni originali di Antonio Fresa e i brani con Raiz, Pietra Montecorvino ed Eugenio Bennato. Il disco è stato registrato a maggio 2022 da Andrea Cutillo allo Splash Studio, The Writing Room, Apogeo Records, Napoli; mixato e masterizzato negli studi milanesi di Adesiva Discografica, l’etichetta di Paolo Iafelice che pubblica il disco e che si contraddistingue per la cura che dedica alla selezione e produzione dei suoi titoli. La produzione esecutiva è di Ilaria D’Uva e Paolo Iafelice, cover design e tutte le grafiche sono di Vanni del Gaudio.
È il primo di una serie di concerti che saranno promossi nella Cappella del Tesoro di San Gennaro – sottolineano Ilaria D’Uva, Riccardo Carafa e Francesca Ummarino – per rilanciare il ricchissimo patrimonio della Cappella barocca del Duomo di Napoli.
I concerti sono a ingresso gratuito, con posti limitati e prenotazione obbligatoria su www.tesorosangennaro.it.