Nelle ultime ore non si fa che parlare del bonus matrimonio religioso dopo la proposta di alcuni esponenti della Lega di garantire un contributo ai futuri sposi che scelgono la cerimonia in chiesa. In realtà, a distanza di qualche ora dalle prime dichiarazioni sulla misura, ci sono stati dei correttivi notevoli che riguardano anche l’altrettanto importante rito civile di un’eventuale cerimonia tra coniugi. Su tutto poi, c’è da dire che siamo ancora nel campo delle proposte e non di un incentivo già approvato dal Governo.
Bonus solo in chiesa?
La prima domanda alla quale bisogna rispondere è questa: ci sarà solo un bonus matrimonio religioso e non civile? Esattamente 5 deputati della Lega hanno avanzato inizialmente solo la proposta della misura per chi si sposa in chiesa. Successivamente, è giunto il chiarimento di uno dei firmatari Domenico Furgiuele. Quest’ultimo ha annunciato che, per questioni di oneri, il bonus potrebbe essere indirizzato inizialmente solo per i matrimoni religiosi e in un secondo momento anche per quelli civili. Successivamente però, è stato sottolineato come gli ultimi dati ISTAT abbiano messo in rilievo un calo maggiore dei matrimoni religiosi rispetto a proprio a quelli civili e proprio per questo si sarebbe deciso di procedere alla misura di sostegno per incoraggiare le giovani coppie a convolare a nozze nella prima modalità.
Mettendo da parte tutte le polemiche nate dalla discutibile proposta della Lega, va ricordato che la misura non è per nulla effettiva (almeno per ora). Lo stesso Governo ha chiarito che il bonus matrimonio religioso resta per il momento un’iniziativa di alcuni deputati che andrà vagliata (e nel caso) approvata in tempi non certo brevi.
Agevolazione e requisiti
Più nello specifico, cosa preveder il bonus matrimoni religiosi? Sempre secondo la proposta in esame oggi, si ipotizza una detrazione del 20% delle spese connesse alla celebrazione delle nozze, fino ad un massimo di 20.000 euro. L’agevolazione riguarderebbe tutti i costi sostenuti come ad esempio l’addobbo in chieda, gli abiti, le bomboniere, i costi di estetista e parrucchiera oltre che il costo della cerimonia al ristorante.
Per richiedere il bonus dovrebbero però essere rispettati alcuni parametri. Prima di tutto gli sposi non dovrebbe avere più di 35 anni, avere un reddito complessivo non superiore ai 23.000 euro complessivi ed essere cittadini italiani da almeno 10 anni.