In molti si chiedono, oggi 26 settembre, che fine darà il Reddito di Cittadinanza dopo i risultati chiari ed eclatanti delle elezioni politiche appena svolte. La vittoria marcata del partito di Fratelli d’Italia, di certo incaricato di formare il nuovo Governo, pone molti dubbi sul prosieguo dell’erogazione del contributo. Tra programmi elettorali e prime dichiarazioni, vale davvero la pena chiarire cosa potrebbe accadere nelle prossime settimane e poi mesi.
Il programma di Fratelli d’Italia
Non ci sarebbero dubbi su che fine farà il Reddito di Cittadinanza, considerando solo quanto riportato nel programma di Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni. Proprio la leader romana ha fatto dell’abolizione del contributo il principale cavallo di battaglia della sua campagna. Se dunque il più che probabile futuro presidente del Consiglio dovesse tenere fede alle sue promesse, dovrebbe senz’altro cancellare la specifica misura. Quest’ultima, sempre secondo quanto dichiarato, andrebbe sostituita con strumenti più efficaci di inclusione sociale ma anche con politiche attive di formazione e di inserimento nel mondo del lavoro. Una cosa però è certa: anche se dovesse essere davvero questo il prossimo obiettivo della Meloni, una volta salita al Governo, i tempi potrebbero essere non brevi per la cancellazione del sussidio. La procedura di annullamento della formula di sostegno, di certo, non sarebbe repentina.
Qualche distinguo e una dura opposizione
Rispetto alla posizione più che rigida di Fratelli d’Italia, negli ultimi giorni di campagna elettorale, si era fistinta la posizione di Forza Italia, sua alleata nella coalizione di centro-destra. Il partito di Berlusconi ha difatti insistito sulla necessità di non cancellare il contributo, semmai ridurne il numero di beneficiari.
Insieme alla precedente posizione abbastanza discordante, va segnalata la posizione del partito Movimento 5 Stelle, fautore del sussidio. Il suo presidente Giuseppe Conte ha fatto sapere che di fronte al tentativo di annullare la misura di aiuto verrà fatta un opposizione serratissima.
Ma andate a lavorare