Il viso provato e la voce rotta: questo è ciò che vediamo nel video pubblicato pochissimi giorni dopo la morte di Rosario, suo padre, un’occasione in cui la risposta di Emma Marrone contro i no-vax arriva lapidaria.
La morte del padre Rosario e i commenti dei no-vax
Rosario Marrone, 66 anni, è morto il 5 settembre. Il padre di Emma, cantante salentina e voce di Non è L’Inferno, lottava contro la leucemia.
Le prime notizie sul suo decesso non ne riportavano le cause, un rispetto per la privacy della famiglie che è diventato terreno fertile per i commenti dei no-vax.
Il vuoto d’informazione è diventato quindi lo spazio per le illazioni sulla correlazione con il vaccino anti-Covid, un atteggiamento che è ricorrente negli ambienti antivaccinisti con utenti social che si precipitano sempre in massa quando i media danno la notizia di un decesso.
Per questo Emma Marrone, oltre al dolore per la perdita del papà, si è dovuta mostrare per mettere un tappo alla disinformazione – l’ennesima – messa in rete dai no-vax.
Emma Marrone contro i no-vax
La cantante salentina ha pubblicato un video sul suo profilo social per ringraziare i fan per l’affetto dimostrato e rispondere ai no-vax.
“Volevo ringraziarvi, anche da parte della mia famiglia, per la vostra vicinanza”.
Poi la risposta alle fake news sulle cause della morte del padre:
“Volevo commentare anche tutti quei soggetti che hanno fatto le solite illazioni fantasiose ed ignoranti sulla questione dei vaccini, ma penso ci abbia pensato abbondantemente la vita. Mio papà da ottobre scorso stava combattendo contro la leucemia”.
Infine, Emma Marrone torna sulle questioni più importanti e invita i suoi follower a donare il midollo. In ultima battuta, la cantante si scaglia contro le persone che hanno fotografato e filmato il dolore della famiglia per poi pubblicare il materiale sui social.
“A tutte le persone che hanno fotografato e filmato me e la mia famiglia in un momento così doloro e privato per sbatterci ovunque sui social: vorrei dire che questi comportamenti così poco rispettosi non li meritavamo. Avete offeso la nostra dignità e aggiunto altro dolore e dispiacere”.
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