Sandra Oh non ha remore nel ricordare quanto fosse massacrante affrontare i ritmi di lavoro negli anni di Grey’s Anatomy: come confermato anche da altri attori, la sua esperienza nel medical drama non è stata solo l’occasione della vita ma anche un’avventura piuttosto provante.
Sandra Oh è apparsa nella serie sin dal debutto nel 2005 ed è uscita di scena al termine della decima stagione, decidendo di dedicarsi ad altri progetti. Riguardando indietro al periodo in cui è diventata una star della tv grazie al ruolo di Cristina Yang, ricorda soprattutto l’enorme stress di lavorare praticamente senza sosta. In un’intervista reciproca con l’attrice di Squid Game Jung Ho-yeon per il format di Variety Actors on Actors, le due attrici si sono confessate le reciproche difficoltà nel prendersi cura di se stesse quando si diventa improvvisamente una star mondiale.
Sandra Oh, parlando di come la popolarità l’abbia travolta dopo il debutto di Grey’s Anatomy, pur in un’epoca in cui i social erano solo agli albori, ha dichiarato:
Quando è arrivato ‘Grey’s Anatomy’, penso che la mia vita sia cambiata molto. È difficile da immaginare, perché questo è successo quasi 20 anni fa. Quindi il contesto era molto diverso. Ma lo stress è lo stesso, o la confusione è la stessa… Mi sentivo, onestamente, come se mi fossi ammalata. Penso che tutto il mio corpo fosse molto, molto malato. Anche se continui a lavorare, giusto? Del tipo “Oh, non riesco a dormire. Oh, mi fa male la schiena. Non so cosa c’è che non va nella mia pelle”. Ho imparato che dovevo prima prendermi cura della mia salute. Ma non è solo il tuo corpo, giusto? Quella è la tua anima. Questa è sicuramente la tua mente. Sai cosa intendo? Perché alla fine non puoi dipendere da nessun altro. Devi in qualche modo trovarlo dentro di te.
Sandra Oh ha anche raccontato a Jung Ho-yeon di aver cambiato prospettiva col passare degli anni: oggi dà molta più importanza al proprio benessere psicofisico, pur continuando a lavorare molto.
E ora, mentre sono più avanti nella mia carriera, mi rendo conto che devo dedicarmi al mio io creativo: potrebbe essere dormire, potrebbe essere camminare nei boschi, potrebbe essere meditare, potrebbe essere davvero andare a lezione, potrebbero essere tutte quelle cose. Perché mi rendo conto che quella parte sostiene tutta – o quasi – l’immediatezza, la capacità di essere presente.
Le parole di Sandra Oh sembrano confermare quanto fatto trapelare dalla stessa protagonista Ellen Pompeo sulle condizioni di lavoro nei primi anni del medical drama: difendendo l’opinione impopolare espressa da Katherine Heigl molto tempo prima, Pompeo ha definito massacranti gli orari a cui cast e troupe erano costretti a lavorare. Anche Justin Chambers, interprete di Alex Karev, ha raccontato quello sul set come un “lavoro in fabbrica“.