Da settimane si parla di disponibilità PS5 e di condizionamenti esterni, che rischiano di frenare nuovamente la produzione di Sony. Fino a questo momento, al di là di restock sporadici come quello in programma nel pomeriggio con GameStop (ne abbiamo parlato nella giornata di ieri) ci siamo sempre concentrati sulla seconda metà del 2022. In pratica, le previsioni degli analisti ci hanno sempre rimandato a scenari incoraggianti in vista della seconda metà dell’anno, ma ora il quadro potrebbe cambiare. Siamo passati dall’emergenza Covid alla crisi dettata dalla guerra tra Ucraina e Russia.
Come cambiano gli scenari sulla disponibilità PS5 dopo la guerra in Ucraina: gli ultimi aggiornamenti
In un contesto del genere, occorre capire come stiano cambiando le cose sulla disponibilità PS5, alla luce della guerra in Ucraina. Una tematica delicata coinvolge in questo periodo la questione della produzione di neon del mondo. Qui, fondamentalmente, abbiamo due attori coinvolti del calibro di Ingas e Cryoin. In un contesto di questo tipi, una prima mazzata ci è arrivata quando la Russia ha bombardato Mariupol, trattandosi della città in cui si trova Ingas. Evento che a conti fatti ha paralizzato l’emissione di neon dell’Ucraina.
In particolare, secondo le ultime stime diffuse direttamente dal Wall Street Journal, i produttori di chip per semiconduttori avrebbero a disposizione una sorta di riserva che dovrebbe durare al massimo solo sei mesi, per quanto concerne la questione dei neon. Affinché non si abbiano ulteriori condizionamenti per la disponibilità PS5 tra la fine del 2022 ed il 2023, le aziende saranno costrette a a trovare un’altra fonte di neon. In alternativa, ed è questo l’auspicio di tutti, dovremo sperare che la guerra in Ucraina finirà presto.
Vi faremo sapere appena ci saranno ulteriori indicazioni per quanto riguarda la disponibilità PS5 per il pubblico italiano.