Una lunga lettera di Paul McCartney contro Starbucks è stata pubblicata in occasione dell’arrivo dell’ex Beatles a Seattle, Washington, in cui l’azienda ha la sede legale. Come tutti ricordano, Sir Paul è vegetariano e da anni promuove iniziative per tutelare la vita e la salute degli animali e del pianeta. Il suo progetto più famoso in tal senso è la campagna Meat Free Mondays partita nel 2009 e che da allora conduce insieme alle figlie Mary e Stella.
Paul McCartney contro Starbucks
Al centro della polemica di Paul McCartney contro Starbucks c’è il sovrapprezzo delle bevande vegetali – soia, cocco, mandorle, avena – applicate negli Stati Uniti dall’azienda. Chi richiede un’aggiunta di bevanda vegetale nel suo caffè, infatti, negli Stati Uniti deve pagare 70 centesimi in più. Per questo Paul McCartney insieme a PETA chiedono che Starbucks si allinei alle scelte delle altre filiali presenti nel Regno Unito e in India, in cui il latte vaccino ha lo stesso prezzo del surrogato vegetale.
PETA, inoltre, ricorda che per produrre un litro di latte vaccino occorrono 628 litri d’acqua, mentre per la produzione di bevande vegetali ne occorre il 90% in meno. Per via di queste e altre campagne di sensibilizzazione, Paul McCartney si unisce a PETA e firma una lettera indirizzata direttamente a Kevin Johnson, CEO di Starbucks.
La lettera al CEO Kevin Johnson
Di seguito la lettera con l’appello al CEO di Starbucks da parte di Paul McCartney:
“Caro signor Johnson,
Recentemente è venuto a conoscenza della mia attenzione sul fatto che Starbucks negli Stati Uniti imponga un costo aggiuntivo per il latte vegetale rispetto al latte vaccino. Devo dire che questo mi ha sorpreso, perché ho capito che in altri paesi come il Regno Unito e l’India viene applicata la stessa tariffa per entrambi i tipi di bevanda e vorrei chiedere gentilmente di prendere in considerazione questa politica anche per Starbucks USA.
I miei amici della PETA stanno facendo una campagna affinché ciò avvenga e ho accettato di sostenerli con questo messaggio: ‘Sir Paul chiede a Starbucks di porre fine al suo sovrapprezzo sulle bevande vegetali’ e spero sinceramente che per il futuro del pianeta e il benessere degli animali sia in grado di implementare questa politica“.
La lettera è stata pubblicata da Billboard e per il momento Kevin Johnson non ha risposto. In passato Paul McCartney si è esposto per far sì che in Cina chiudessero i wet market, dai quali si supponeva fosse partita la pandemia del Coronavirus. In quell’occasione Sir Paul aveva detto:
“Ammettiamolo, mangiare pipistrelli è una cosa medievale. Sembra che la SARS e l’influenza aviaria non ci abbiano insegnato niente, eppure è nato tutto da lì. A cosa è servito?”.