Il 5 dicembre 1960 Paul McCartney viene arrestato insieme a Pete Best ad Amburgo. L’accusa è incendio doloso, e per questo i Beatles sono costretti a lasciare la Germania dopo la residency di Amburgo. Cos’è successo?
L’arresto di Paul McCartney e Pete Best ad Amburgo
Il proprietario del Kaiserkeller club di Amburgo, dove i futuri Fab Four stanno tenendo la loro residency, ha appena rescisso il contratto alla band e per questo i Beatles devono fare i bagagli. La band è ospite del cinema Bambi-Filmkunsttheater, dove ha a disposizione i bagni e gli alloggi. John Lennon e Stuart Sutcliffe si sono già spostati nell’attico del Top Ten Club. All’appello mancano Paul e Pete, mentre George Harrison è stato già rimandato a casa perché ancora minorenne.
Nei locali in cui i Beatles hanno alloggiato fino a quel momento, però, c’è poca luce. Per questo Paul e Pete decidono di illuminare l’ambiente appendendo un preservativo a un chiodo e dandogli fuoco per improvvisare una torcia. Va detto che qui le versioni sono discordanti: c’è chi parla di uno straccio, chi di un mucchietto di carta. In ogni caso, quel gesto costerà caro ai due giovanissimi artisti.
Paul McCartney e Pete Best vengono arrestati e trascorreranno una notte in prigione. Il giorno dopo i Beatles verranno espulsi dalla Germania.
La versione di Paul
A quando pare l’episodio tramandato oggi è il frutto di una esasperazione del proprietario del Kaiserkeller, Bruno Koschminder. Paul McCartney lo spiega a Barry Miles nel libro Paul McCartney, Many Years From Now:
“[Koschminder, nda] Aveva detto loro che avevamo cercato di bruciare la sua casa, e loro [i poliziotti, nda] hanno detto: ‘Andatevene, per favore. Grazie mille, ma non vogliamo che bruciate le nostre case tedesche”.
Quindi:
“Divertente, davvero, perché non avremmo potuto bruciare il posto anche se avessimo avuto litri di benzina: era di pietra“.