L’inoltro incondizionato e spesso anche fuori luogo dei messaggi WhatsApp si appresta ad essere limitato in futuro, o almeno controllato. Lo apprendiamo oggi, grazie all’informatore WABetaInfo e soprattutto all’ultima beta Android dell’app di messaggistica siglata come la 2.22.7 sul Play Store. Proprio l’immagine di apertura articolo ci mostra l’alert che dovrebbe far presto capolino nel momento in cui gli utenti tenteranno di condividere un contenuto con il numero maggiore di persone possibili e la cosa lascia davvero sperare per il meglio.
Qual è la situazione attuale e cosa potrebbe cambiare
Ormai da due anni, i messaggi WhatsApp inoltrati molte volte sono contrassegnati proprio con la dicitura “Inoltrato molte volte” e da due frecce verso destra. L’introduzione di questa discriminante si era resa necessaria per arginare il fenomeno della massima diffusione di catene e fake news via app. Proprio visualizzando l’etichetta, in effetti, almeno qualcuno ha cominciato a prendere con le pinze quanto ricevuto e magari a non ricondividerlo così a cuor leggero.
Cosa bolle ora in pentola? Quanto visualizzato ora in beta ci da un’interessante anteprima. Proprio i messaggi WhatsApp contrassegnati come inoltrati molte volte potranno essere condivisi solo con una chat di gruppo alla volta. Si punta a frenare l’invio compulsivo di contenuti, soprattutto nelle conversazioni collettive, proprio per evitare il diffondersi di notizie spesso false o anche solo inutili. C’è da dire, tuttavia, che l’operazione sarà comunque consentita, almeno se si deciderà di procedere all’invio una chat per volta, ma con dispendio di più tempo.
Quando arriverà il freno all’inoltro?
Non c’è che da sperare che la novità su riportata arrivi quanto prima per limitare la proliferazione di messaggi WhatsApp nelle chat. Considerando lo stadio di sviluppo della funzione tuttavia, potrebbero volerci ancora svariati mesi prima dell’implementazione della feature. La speranza è che comunque l’update dedicato giunga entro la fine del 2022, naturalmente sia per dispositivi Android che per iPhone.