In queste settimane abbiamo provato a trattare in tutte le salse il bonus Renzi 2022, alla luce di modifiche legislative che, per forza di cose, cambiano in modo significativo le carte in tavola. Tuttavia, in assenza di esempi pratici, coloro che non masticano la materia potrebbero incontrare delle difficoltà. Ecco perché credo sia utile affrontare nuovamente la questione, a distanza di qualche giorno dal nostro ultimo contributo sul tema. Insomma, vediamo come stanno evolvendo le cose a tal proposito.
Come calcolare il bonus Renzi 2022 nella seconda fascia
La questione relativa al calcolo sul bonus Renzi 2022 è più semplice di quanto si possa immaginare. Nella fascia che arriva fino a 15.000 euro, infatti, non ci saranno variazioni ed il lavoratore dipendente continuerà a percepire un aiuto mensile pari a 100 euro, dopo l’aumento ufficializzato nel corso del 2020. La questione cambia con la seconda fascia, relativa ai redditi compresi tra 15.000 e 28.000 euro. Qui tutto dipenderà dalla differenza fra le detrazioni e la cosiddetta imposta lorda applicata al reddito.
Ed ecco che diventa fondamentale per tanti un esempio pratico per comprendere se ci sarà ancora il bonus Renzi 2022 in busta paga. Qualora dovessero spettarvi detrazioni totali pari a 5.000 euro, cui associare un’imposta lorda di 4.000 euro, il bonus Renzi 2022 sarà pari proprio alla differenza tra questi due valori. Parliamo, pertanto, di una quota annuale pari a 1.000 euro da considerarsi come bonus integrativo, ovviamente da dividere in dodici parti per assicurare costantemente la somma mensile.
Nel caso in cui l’imposta lorda dovesse superare la quota delle detrazioni, allora il bonus Renzi 2022 verrà meno automaticamente. Continueremo a seguire da vicino la questione, portando alla vostra attenzione altri dettagli nel caso in cui dovessero emergere dubbi extra. Tutto chiaro al momento? Fateci sapere cosa ne pensate, lasciando un commento a fine articolo.