In un documento depositato in tribunale nella giornata di giovedì 6 gennaio 2022, Bob Dylan respinge le accuse di molestie e lo fa tramite i suoi avvocati. Chi ha memoria ricorderà nell’agosto 2021 una donna, riportata con le iniziali JC dalla stampa internazionale, aveva depositato presso la Corte Suprema di New York una denuncia contro il cantautore nella quale affermava di aver subito abusi sessuali nel 1965, quando aveva appena 12 anni.
Le accuse
Secondo JC, tra l’aprile e il maggio 1965 Bob Dylan l’avrebbe ospitata presso il Chelsea Hotel di New York per poi indurla ad assumere alcolici e sostanze stupefacenti e abusare sessualmente di lei. In quell’anno la presunta vittima aveva 12 anni, mentre la voce di Blowin’ In The Wind ne aveva 24.
I legali di Bob Dylan avevano ricordato che il cantautore in quel periodo si trovava in tour e aveva alloggiato nella sua residenza di Woodstock per appena due giorni, dunque non poteva trovarsi al Chelsea Hotel e tanto meno per un periodo di tempo così lungo. A seguito di questa replica, nella scorsa settimana l’avvocato di JC aveva esteso il periodo contestato dalla sua assistita durante il quale si sarebbero consumati gli abusi, passando dalle poche settimane a “svariati mesi nel corso della primavera 1965“.
Bob Dylan respinge le accuse
“False oggi come erano false allora”, risponde Bob Dylan tramite i suoi avvocati per contestare la mossa di Daniel Isaacs, legale di JC. La nuova deposizione è stata riportata da Rolling Stone US e ripresa da NME. Nello specifico i legali del cantautore dichiarano:
“Il sig. Dylan potrebbe essere sembrato un bersaglio facile per gli avvocati che hanno presentato e sperato di trarre profitto da questa causa fraudolenta. Probabilmente pensavano che non sarebbe stato all’altezza della battaglia e avrebbe invece pagato l’estorsione per evitare l’onere, la pubblicità e le spese per difendersi. Non avrebbero potuto sbagliarsi di più. Il signor Dylan cerca e otterrà giustizia, vendetta e piena responsabilità”.
Gli avvocati parlano di “accusa diffamatoria, avventata e maligna” e parlano di “estorsione mascherata da denuncia” ricordando che la querelante è una sensitiva che afferma di essere stata rapita dagli alieni e di parlare con gli animali e con le piante, oltre ad attirare a sé persone disperate che cercano un contatto con i loro cari estinti.